Dirigenti e amministratori della Florim si riducono stipendi e compensi per aiutare i dipendenti in difficoltà
In uno scenario mondiale dominato dall’incertezza causa emergenza Coronavirus, i dirigenti e gli amministratori della Florim, azienda leader nel settore della ceramica con uno stabilimento anche a Mordano, si riducono stipendi e compensi per aiutare i lavoratori in cassa integrazione per un totale di 400 mila euro, comprendenti anche ulteriori risorse messe a disposizione dalla stessa azienda. «Per noi dirigenti questa iniziativa non è una novità – afferma Giovanni Grossi, CFO e Consigliere Delegato del Gruppo -. Come avvenne nel 2009, anche adesso abbiamo pensato che ci fossero gli elementi per dare nuovamente un segnale di solidarietà ai nostri colleghi più colpiti e non c’è voluto molto a trovare tutti d’accordo: dirigenti, amministratori e azienda. Questo è lo spirito della Florim».
L’adesione all’iniziativa, cominciata con la mensilità di aprile e prevista fino a giugno 2020, è su base volontaria e ha trovato l’immediato consenso di tutti i dirigenti e degli amministratori del Gruppo. Già nei prossimi giorni verranno effettuate le prime erogazioni attraverso la Fondazione Ing. Giovanni Lucchese. «L’iniziativa si inserisce nelle più ampie attività della Fondazione Ing. Giovanni Lucchese che nasce con la volontà di supportare il territorio – commenta il presidente Claudio Lucchese-. Mai come in questo momento ci siamo sentiti in dovere di aiutare le famiglie in difficoltà e il sistema sanitario locale, e apprezzando con orgoglio la grande solidarietà e partecipazione manifestata da amministratori e dirigenti, ho ritenuto doveroso che anche la Florim partecipasse con proprie risorse». (da.be.)
Nella foto: il nuovo stabilimento Florim a Mordano
Questo è un vero e sano esempio di un’azienda che rispetta i propri dipendenti, perché senza di loro non ci sarebbe fatturato.
Le aziende vivono di fatturato.