Coronavirus, ancora zero nuovi casi a Imola. In regione 17 asintomatici individuati con test e tamponi, screening anche per i sacerdoti
Oggi per il quarto giorno consecutivo non si registrano nuovi casi di positivi al Coronavirus, e la quasi totalità dei 394 refertati dall’inizio dell’epidemia dall’Ausl di Imola (tolti i 39 morti) è oramai guarita: appena 11 quelli ancora «attivi», cioè positivi. Buona parte dei nuovi casi discendono da test sierologici fatti per gli screening attivati dalla Regione o privati.
L’Emilia Romagna segue a ruota seppur su numeri decisamene diversi: 27.809 i casi dall’inizio dell’epidemia, oggi ci sono 19 nuovi positivi di cui 17 asintomatici. Oramai da giorni buona parte dei nuovi positivi sono persone senza sintomi particolari individuate grazie alla massiccia attività di screening avviata dalla Regione con i test sierologici e i tamponi. La platea di coloro che potranno aderire, in modo volontario e gratuito, è stata estesa a farmacisti, donatori di sangue, operatori delle ambulanze, del trasporto pubblico ferroviario e su gomma (individuati dalle rispettive aziende), taxi e noleggio con conducente, sacerdoti.
In precedenza sono stati già testati almeno una volta tutti gli operatori del settore sanitario e sociosanitario dell’Emilia Romagna, compreso privato accreditato e convenzionati, ed erano stati interessati i lavoratori coinvolti in scenari operativi a rischio: forze dell’ordine e polizie locali, vigili del fuoco. Prosegue, inoltre, la campagna di screening a campione sulle popolazioni delle aree più colpite dall’epidemia, dopo Piacenza e Rimini toccherà a Medicina.
“Abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti nella lotta al virus, perché i risultati ottenuti finora indicano che la scelta dei tamponi a tappeto e dei test sierologici diffusi sul territorio è stata giusta – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini -. Naturalmente l’adesione allo screening è volontaria, ma di grande valore sanitario, perché ci permette di conoscere meglio le modalità di circolazione del virus e il rischio di diffusione in specifici ambiti di popolazione che, come in questo caso, hanno contatti sociali più frequenti e diffusi. I test sierologici costituiscono uno strumento di grandissima utilità nell’impostare le strategie future di contrasto e prevenzione, quindi è auspicabile che aderiscano a questa proposta quante più persone possibili”.
I sierologici consentono di capire se la persona ha avuto contatti con il virus e di tracciare così una sorta di mappatura sul territorio. Inoltre, se il risultato è positivo, si procede con l’effettuazione del tampone per verificare se la malattia è in corso; se anche il tampone risulta positivo, viene attivata la presa in carico che contempla l”osservazione, l’isolamento del paziente e l”eventuale terapia.
Ad oggi in Emilia Romagna le nuove guarigioni (doppio tampone negativo) sono 19.778 e i casi attivi, cioè ancora positivi o malati, sono scesi a 3.068. Di questi ultimi l’86% sono in isolamento a casa con sintomi lievi o asnitomatiche. I pazienti in terapia intensiva sono ad oggi 54, ricoverati negli altri reparti Covid 383. Continuano purtroppo anche i morti, saliti oggi ad un totale di 4.124. (l.a.)