L’Atletica Sacmi Avis si allena, il presidente Cavini: «Attrezzi personali e distanze, ipotesi Tre Monti scaglionata»
Bentornata atletica leggera. Dopo oltre due mesi di stop forzato, anche la regina delle discipline sportive ha ripeso l’attività, nel rispetto dei protocolli e delle norme sanitarie. Ad Imola si è fatta trovare pronta la Sacmi Avis, i cui atleti di punta e non sono finalmente riusciti a riassaporare l’odore delle pedane dello stadio Romeo Galli. A raccontarci come sono andati i primi giorni d’allenamento post-lockdown è Massimo Cavini, presidente della società imolese. «Siamo ripartiti lunedì 11 maggio, in punta di piedi: c’era ancora qualche incertezza, sia a livello politico, sia all’interno della nostra società. La prima settimana è servita per testarci. Ogni ragazzo deve entrare al Romeo Galli con la mascherina, che può essere tolta all’interno dell’anello per correre. Abbiamo allestito tante postazioni con gel igienizzante, mentre i guanti non sono obbligatori. Non abbiamo troppa difficoltà con i distanziamenti, visto che lo spazio è ampio e i ragazzi sono molto rispettosi. A livello di servizi, invece, gli spogliatoi non sono disponibili. Ogni atleta poi ha il proprio attrezzo a disposizione per l’intera giornata, al termine della quale è tenuto a sanificarlo.
Il vostro sport, essendo individuale e non di contatto, va considerato tra quelli che prima potranno vedere il ritorno alle gare. Sei d’accordo?
«Direi di sì, anche se la Federazione ha già ricalendarizzato le gare 4 volte. Le difficoltà riguar- dano le gare di mezzofondo e le corse su strada, dove può esserci il problema del distanziamento. Si valuterà se fare partenze scaglionate, considerando il riferimento cronometrico. È un’ipotesi che stiamo vagliando anche noi per il Giro dei Tre Monti, almeno per mantenere la gara competitiva». (an.cas.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 28 maggio.
Nella foto: Francesco Conti all’entrata del Romeo Galli (dalla pagina Facebook dell’Atletica Imola)