Coronavirus, al via oggi le telefonate ai 354 residenti del circondario imolese selezionati per lo studio nazionale tra la popolazione
Sono 354 i nominativi individuati nel circondario imolese, prevalentemente tra Imola, Dozza, Medicina e Castel San Pietro, per lo studio di sieroprevalenza nazionale voluto dal ministero della Salute in collaborazione con l’Istat. A livello nazionale le telefonate della Cri sono cominciate lunedì, nel nostro circondario invece oggi (in anticipo di qualche giorno rispetto alla tabella di marcia ipotizzata all”inizio della settimana). Il numero telefonico inizia con 06 5510.
La convenzione nazionale prevede che le telefonate per chiedere l’adesione (volontaria ma caldamente richiesta) vengano fatte dalla Croce rossa. Spetta alle singole Aziende usl, invece, organizzare gli esami: per il test occorre un normale prelievo di sangue e la Cri fornirà direttamente un appuntamento per il prelievo del sangue presso il Centro prelievi di Imola o di Castel San Pietro, in una data compresa tra il 5 ed il 10 giugno. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio, se il soggetto è fragile o vulnerabile.
Come noto, il campione nazionale è un totale di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età, bimbi piccolissimi compresi.L’obiettivo è capire quante persone nel nostro Paese hanno sviluppato gli anticorpi dell’infezione da virus Sars-CoV-2 (nome tecnico del Covid-19). Passata la tempesta, è tempo di capire quanto è successo con dati certi.
Al momento della telefonata verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico nazionale. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in isolamento domiciliare e tempestivamente contattato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell”Ausl di Imola per eseguire il tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.
“I cittadini sono invitati a rispondere senza timore se ricevono una chiamata da questo numero. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi” scrivono dall”Azienda usl. (r.cr.)
Iniziativa veramente lodevole. Dovremmo approfittare dell’opportunità di sapere se siamo possibili portatori asintomatici, al fine di proteggere i nostri familiari e la nostra comunità.