Mai così vicini alla F.1, Imola ritorna a sognare
È dal 2006, quando si disputò l’ultimo Gran Premio di San Marino, che la F.1 non è mai stata così vicina a Imola. Nessuno per altro smentisce che si stia dialogando con Liberty Media per riportare la F.1 all’Enzo e Dino Ferrari, sia pure a porte chiuse. La data c’è: domenica 13 settembre, sette giorni dopo il Gran Premio d’Italia a Monza. «Noi siamo pronti ad ospitare qualsiasi manifestazione automobilistica, compresa la F.1 – si è limitato a dire il direttore dell’Autodromo Marazzi -. L’omologazione c’è e l’impianto è a posto».
L’iniziativa di proporre la candidatura di Imola, nonostante sia fuori dal giro mondiale da 14 anni, è nata dalla pandemia, che ha costretto a rivoluzionare l’intero calendario del campionato. Per arrivare alle 15-18 gare necessarie per incassare quanto basta per ridistribuire i diritti televisivi ai team che devono sopravvivere, gli organizzatori americani non possono permettersi di ignorare nessuna proposta. Anzi, potrebbero controproporre loro stessi condizioni economiche vantaggiose a chi, in situazione di emergenza, dimostra di sapere organizzare un Gran Premio. Anche se a porte chiuse, la F.1 ridarebbe respiro all’economia del territorio e risveglierebbe lo spirito dell’intera comunità.
Sarebbe grave se l’opportunità di avere il Gran Premio sfumasse (magari verso il Mugello) non per l’indisponibilità degli americani a concederlo, ma per l’opposi- zione di coloro che non vedono di buon occhio il rilancio dell’autodromo, quest’anno già colpito duramente dalla cancellazione della Superbike e dei tre concerti che erano in programma in estate. (a.d.p.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 28 maggio.
Nella foto (Isolapress): Schumacher ed Alonso durante l’ultima gara della F1 a Imola nel 2006