Coronavirus, ok dalla Regione ai voucher per lo sport. Francesca Marchetti: «Misura che sostiene famiglie e associazioni»
La Commissione Sport in Regione Emilia-Romagna ha dato il suo ok agli interventi urgenti nel settore sportivo, i cosiddetti «voucher per lo sport» con l’obiettivo di sostenere le famiglie con reddito medio basso e le associazioni sportive. «Una misura importante che rientra in una strategia di welfare sportivo che da sempre la nostra Regione vuole valorizzare» ha commentato la Presidente della V Commissione Francesca Marchetti a margine della seduta odierna nella quale è intervenuto anche il Capo della segreteria politica della presidenza Giammaria Manghi.
Nello specifico alla provincia di Bologna saranno assegnati 4.459 voucher complessivi. Nel territorio del circondario imolese il numero sarà così ripartito: Castel del Rio 10, Fontanelice 10, Borgo Tossignano 20, Casalfiumanese 20, Castel Guelfo di Bologna 20, Mordano 20, Dozza 29, Medicina 74, Castel San Pietro Terme 92, Imola 307. «Non possiamo permettere che questa emergenza vanifichi uno degli obiettivi fondamentali del piano triennale dello sport, ovvero l’incremento della pratica sportiva e la promozione di sani stili di vita — ha detto la Marchetti —. Per questo la Regione ha messo a disposizione 3 milioni di euro con un intervento finanziario che si attiva in forma di voucher del valore nominale di 150 euro, rivolto principalmente alle famiglie di reddito medio basso con figli tra i 6 e i 26 anni, con particolare attenzione ai giovani con disabilità. I nuclei familiari dovranno rientrare nella classe di reddito da 3 mila a 17 mila euro. Le risorse regionali saranno trasferite alla Città Metropolitana di Bologna e alle Unioni di Comuni o singoli Comuni garantendo un numero minimo di voucher secondo la percentuale di popolazione. Gli enti locali potranno fare domanda alla Regione per l’assegnazione dei contributi entro il 30 giugno 2020. I voucher dovranno essere utilizzati dalle famiglie esclusivamente per l’iscrizione alle associazioni e società sportive. Di fatto si tratta di una misura che da un lato sostiene le famiglie emiliano-romagnole e dall’altra le società sportive pilastro fondamentale del welfare delle nostre comunità. Sono solo polemiche sterili quelle da parte della Lega riguardo presunte discriminazioni nei confronti delle famiglie numerose, in quanto la Giunta ha già attivato il percorso da condividere con il forum per le famiglie e le associazioni sportive». (da.be.)