Coronavirus, la Banca delle cornee ha donato sei tessuti a un ospedale del Rwanda
La Banca delle cornee dell”Emilia-Romagna non si è fermata neanche con il coronavirus, donando sei tessuti corneali a un ospedale del Rwanda in piena emergenza.
«L”8 aprile, in piena pandemia da Covid-19, i trapianti di cornea erano fermi da quasi un mese – ricorda l’Azienda usl di Imola, dove la Banca delle cornee ha una sede –. Le sale operatorie, infatti, erano state chiuse dal 16 marzo per permettere agli ospedali della Regione Emilia Romagna di sostenere l”emergenza».
Di conseguenza, «in quei giorni, i tessuti corneali conservati presso la Banca delle cornee continuavano ad essere curati per prolungare la loro scadenza alla conservazione, ma fisiologicamente non sarebbe stato possibile preservarli ancora per molto tempo – aggiunge via Amendola –. Per questo, lo staff della Banca delle cornee, guidato da Rita Mancini, ha deciso di contattare l”associazione Medici oculisti per l”Africa, onlus di medici, professionisti sanitari e volontari che dedicano gratuitamente parte del loro tempo alla cura e prevenzione delle malattie oculari in Africa».
Di qui, «con la collaborazione di Noe Piet, medico dell”ospedale oftalmico Rwanda Charity Eye hospital, è stato possibile fare arrivare in Rwanda il 4 maggio sei tessuti corneali pronti per essere impiantati – continua l’Ausl cittadina –. In un periodo di grande difficoltà e di isolamento sociale, la Banca delle cornee è riuscita a donare un sorriso a qualche persona, nel profondo rispetto dei donatori e della volontà dei parenti che hanno acconsentito alla donazione». (r.cr.)
Fotografia tratta dal sito dell”Azienda usl di Imola