Coronavirus, domani Imola riapre il Pronto soccorso ortopedico. In regione individuati molti asintomatici. Donini: “Andiamo a stanare il virus casa per casa”
Nessun nuovo positivo e sei nuovi guariti: 2 persone a Medicina, 2 a Imola, 1 a Castel Guelfo, 1 fuori territorio. Nella giornata odierna, quindi, torna a zero la casella dei casi positivi refertati nel circondario di Imola. Restano 392 quelli totali dall”inizio dell”epidemia così come sono 39 le persone che hanno perso la vita per o con il Coronavirus. Invece salgono a 330 i guariti, oramai ci sono solo 23 casi attivi: si tratta di 7 cittadini di Medicina, 9 di Imola, 1 di Castel San Pietro, 2 di Castel Guelfo e 4 fuori territorio. Anche grazie all’attività costante dei due drive trough dell’Igiene pubblica che processano quanto più rapidamente possibile i tamponi dei guariti clinicamente per vedere se diventano negativi. Ancora 3 le persone ricoverate in ospedale, di cui 1 in Terapia intensiva, e 2 gli ospiti dell’EuroHotel.
L”Azienda usl ha così deciso di fare un ulteriore passo in avanti verso la riattivazione dei servizi sanitari che erano stati sospesi o spostati durante il picco dell”epidemia: da domani, 23 maggio, il Pronto soccorso ortopedico sarà riattivato all”interno dell”area del Pronto soccorso generale dell”ospedale di Imola, ovvero ritornerà presso uno degli ambulatori che utilizzava prima dell”emergenza Covid e del realativo trasloco e riorganizzazione interna. Restano sempre il pre-triage nella tensostruttura esterna ed il triage del Pronto soccorso anche per i pazienti ortopedici. Dalla prossima settimana, inoltre, sarà attuata una ulteriore rimodulazione dell”area di degenza: l”area Covid passa da 61 a 46 posti letto comprese le persone in attesa di tampone isolate in stanza singola, di concerto, passano da 91 a 106 i posti letto internistici per i “normali” pazienti noCovid.
Nel resto della regione oggi ci sono 53 nuovi casi di positività esattamente come ieri, 237 ulteriori guarigioni (ieri erano 208) e altri 12 decessi (ieri erano 17), di cui 4 nel bolognese (circondario imolese escluso). Dall’inizio della pandemia i casi registrati in Emilia Romagna salgono così a 27.470, ma quelli ancora attivi sono 4.730, le guarigioni 18.703, il 68% sono già guariti. Il totale dei morti sale a 4.037. I numeri sono stati commentati dall”assessore alle Politiche della salute Raffaele Donini: “Sono in linea con gli altri giorni e soprattutto i nuovi positivi sono stati trovati dopo la nostra indagine epidemiologica lo screening svolto ad alcune professioni sanitarie, della Protezione civile, vigili del fuoco forze dell”ordine e tamponi ai giri più ristretti dei casi positivi. Un”azione molto forte che stiamo facendo sul territorio per scoprire i cittadini che sviluppano l”infezione ma non i sintomi e che non riusciremmo ad individuare in altro modo”.
Questo non toglie, secondo Donini, che il passo epidemiologico “resta molto basso, intorno allo 0,2% in queste due settimane, con R0 intorno a 0,52 e la settimana scorsa a 0,57. Siamo ancora una regione a basso rischio secondo i criteri del governo. Abbiamo allora tutti i rischi alle spalle? Assolutamente no. Questo è un virus che è ancora molto diffusivo, che si trasmette attraverso le persone asintomatiche; adesso che è un po” in ritirata dobbiamo andarlo a stanare casa per casa, andando a indagare smpre più con i tamponi il giro dei contatti più ristretti di chi è positivo, giocare un ruolo proattivo tipico del servizio sanitario pubblico. Ma siamo anche – ha aggiunto Donini – la regione con il tasso di guarigioni più alto d”Italia e l”86% dei casi ancora attivi sono al loro domicilio o negli alberghi e nelle strutture dove trascorrono in isolamento”.
“Le équipe Usca sono un punto di forza della prevenzione territoriale. Dobbiamo arrivare prima noi del diffondersi die ventuali focolai”.
L”assessore ha concluso ricordando che “Dobbiamo stare attenti evitando assembramenti e comportamenti incauti perché questo virus si può prendere facilmente – ha ricordato l”assessore – occorrere un”azione di tutti della nostra responsabilità di cittadini”.
Nella foto l”assessore Donini e la tabella con il riepilogo ogni 5 giorni dei nuovi casi in Emilia Romagna dall”inizio dell”epidemia al 20 maggio
il pronto soccorso ortopedico è sempre rimasto aperto! si era solo spostato nei poliambulatori perché i propri ambienti erano destinati ai pz del pronto soccorso generale per l isolamento dei casi sospetti. L accesso è consentito comunque solo dopo passaggio dalla tenda di pretriage.