Tennis, Narducci e la maledizione della 17^ edizione: «Internazionali di Imola, potrebbe essere un addio»
Scaramanzia o no, nel caso degli Internazionali di Imola il numero 17 ha deci- samente portato poca fortuna a Massimiliano Narducci. L’ex tennista marchigiano, oggi direttore tecnico presso il Tozzona Tennis Park ed organizzatore del prestigioso torneo femminile, ha deciso di alzare bandiera bianca per l’edizione 2020 degli Internazionali, la numero 17 appunto. «Per noi il torneo è sempre stato il fiore all’occhiello dell’attività – conferma Narducci -. Grazie alla passione e alla professionalità delle persone coinvolte, gli Internazionali di Imola erano diventati uno dei tornei più belli d’Europa per questo livello. A me non piace mollare: ho tentato fino all’ultimo di organizzare la manifestazione nonostante le numerose difficoltà, ma poi mi sono reso conto che era davvero impossibile e ho deciso di rinunciare. È stata una scelta dolorosa, ma inevitabile».
E’ vero che l’edizione 2021 non è assicurata?
«Un po’ mi conosco. Quando interrompo una cosa, difficilmente la riprendo. Al momento della rinuncia, il mio primo pensiero è andato a tutti i volontari: sono stati i primi a cui ho comunicato la decisione e colgo l’occasione per ringraziarli per 16 anni di torneo, un record incredibile di questi tempi. Tutti gli eventi vengono organizzati da agenzie e professionisti del settore, io mi occupo di altro nella vita. Sono sincero, ad oggi non credo che possa esserci una nuova edizione degli Internazionali. Questo non significa che non torneremo: magari riusciremo ad organizzare un evento con una formula diversa, potrebbe essere un torneo maschile». (an.cas.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 14 maggio.
Nella foto (Isolapress): la finaliste dell’edizione 2019 insieme a Narducci e l’ex ciclista Moser
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