Guido Laffi dell’associazione «Nel giardino, nella natura» aiuta a muoversi nel mondo del verde
Se partiamo dal presuppo- sto che anche le piante hanno un’anima, allora dentro ogni giardino e ogni terrazza ci sono storie da raccontare. Nei cortili interni delle case, dove il verde potrebbe ridursi a quadrati incolti, potrebbero nascere vere e proprie esperienze di giardinaggio. Ma come fare? Come trasformare un terreno spoglio in qualcosa di bello da guardare e da raccontare? Ne abbiamo parlato con Guido Laffi, uno dei soci fondatori e consigliere dell’associazione «Nel giardino, nella natura», nata nel 2006 a Imola.
Si tratta di un’associazione culturale costituita in forma spontanea, attraverso interessi e passioni in comune tra i soci fondatori. Quello che li ha spinti è la voglia di approfondire tutto quello che riguarda il verde, scambiandosi opinioni, conoscenze e esperienze, raccontandosi a vicenda. Fanno anche diverse visite a giardini pubblici o privati, a orti botanici o a mostre florovivaistiche, partecipano a manifestazioni e conferenze. Sono appassionati che vorrebbero diffondere le loro competenze ai cittadini, sensibilizzando il territorio. «La prima cosa da fare, quando ci si ritrova davanti ad un pezzo di terra e si vuole trasformarlo in un giardino, è avere un’idea». Come quando si vuole raccontare una storia, o costruire una casa, o arredare una camera, si tratta di riuscire a vedere quello che ancora non c’è, esattamente dove dovrebbe essere. «Sia i giardini che le terrazze – ci dice Guido – vanno pensati come luoghi piacevoli da vedere, nei quali si legga il pensiero che ci sta dietro». (fr. gia.)
L’articolo completo in tre pagine dedicate con molte belle immagini su «sabato sera» del 14 maggio.
Nella foto: Guido Laffi con peonie in primo piano