Coronavirus, un positivo in più a Imola. Caso Budrio, il sindaco di Medicina Montanari: “Oggi meno necessaria una zona rossa, abbiamo i protocolli e le terapie giuste”
Oggi registriamo un nuovo positivo al Coronavirus nel circondario di Imola ma anche un guarito in più. Quindi salgono a 391 i contagi refertati dall’Ausl di Imola dall’avvio dell’emergenza (il nuovo caso di oggi è una persona non residente nel Circondario imolese), ma sono 50 i casi tuttora attivi, mentre 302 sono i guariti e 39 le persone che hanno perso la vita per o con il coronavirus. Nel bollettino odierno dell”Azienda sanitaria anche la notizia che solo una persona è ancora ricoverata causa Covid in ospedale a Imola e scendono a 5 quelle in convalescenza o comunque in attesa di doppio tampone negativo nell”Eurohotel.
“Dalle 8 di ieri alle 8 di oggi i ricoveri da pronto soccorso sono stati in tutto 12, 3 con sintomi suggestivi in attesa di referto” precisano dall”Ausl. “Negli ultimi 3 giorni (da giovedì a sabato) le Unità Speciali di Continuità Assistenziale – Usca – hanno effettuato 17 accessi domiciliari, eseguito 40 tamponi e avviato a terapia 5 persone, garantendo una valutazione clinica puntuale ed in tempo reale dei casi con sintomi sospetti segnalati dai medici di famiglia, con tampone anche ai conviventi”. Tutti dati che confermano la buona situazione epidemiologica dell”imolesse e fanno ben sperare per l”avvio a pieno regime della fase 2 di domani con la riapertura delle attività commerciali e di ristorazione. La situazione sul territorio “ad oggi è sotto controllo, l”incidenza cumulativa dei contagi è tra i più bassi della Regione, nonostante il focolaio che ha colpito nella prima fase Medicina” scrivono sulla pagina facebook dell”Ausl.
Proprio da Medicina arriva il commento del sindaco Matteo Montanari sul focolaio registrato dall”inizio di maggio nel vicino ospedale di Budrio (49 positivi ad oggi tra ricoverati, familiari e operatori sanitari). “Già la scorsa settimana ho chiamato sia la direttrice generale Gibertoni dell’Ausl di Bologna che il direttore Rossi dell”Ausl di Imola perché volevo essere certo ci fosse un buon coordinamento tra le due realtà, così che se fossero stati coinvolti medicinesi venissero prontamente isolati e controllati insieme ai loro famigliari e contatti stretti e svolte prontamente le verifiche. Perché medicinesi che dovevano fare il tampone ci sono”. Montanari, però, ritiene che per Budrio “probabilmente è meno necessaria una zona rossa – rispetto a quanto accaduto a Medicina nel picco dell”epidemia -. Oggi abbiamo i protocolli giusti per isolare le persone positive e i loro contatti. E le terapie per curarle subito stoppando la loro contagiosità e facendole ”negativizzare” velocemente”.
Da domani, comunque, proprio alla luce di quanto accaduto a Budrio, partirà una nuova procedura che prevede il tampone per tutti i ricoverati in accesso e dimissione dagli ospedali dell”Emilia Romagna per cercare di evitare al massimo i contagi nelle strutture sanitarie.
In Emilia Romagna, comunque, i numeri sono oggi decisamente incoraggianti: solo 50 nuovi casi, che portano il totale a 27.232 dall”inizio dell”epidemia e continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che oggi sono 5.656 (-196); le persone complessivamente guarite salgono quindi a 17.603 (15.832 con doppio tampone negativo). Purtroppo, si registrano 13 nuovi decessi.