Coronavirus, nuova ordinanza del presidente Bonaccini: protocolli di sicurezza ed attività che ripartiranno da domani in Emilia-Romagna
Il presidente della Regione Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza in vista della riaperture di numerose attività previste per domani, lunedì 18 maggio. Riaperture che avverranno sulla base di protocolli per la sicurezza condivisi con associazioni di categoria, operatori, imprese, sindacati, enti locali e validati dalla sanità regionale.
Da domani, quindi, via libera a negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi, strutture ricettive all”aria aperta e spiagge libere, solo per citarne alcune. E nel rispetto delle linee guida nazionali, apriranno anche musei, biblioteche, archivi, complessi archeologici e monumentali. Dal 25 maggio toccherà invece a stabilimenti balneari, palestre, piscine, corsi, centri sociali e parchi tematici. Dall”8 giugno centri estivi per i minori. Da domani, inoltre, cessano tutte le limitazioni alla circolazione dentro il territorio regionale, mentre sono consentiti gli spostamenti delle persone fisiche anche oltre i confini regionali tra territori comunali o provinciali limitrofi, per la visita ai congiunti, previa comunicazione dei sindaci al Prefetto.
Bisognerà comunque sempre seguire le regole di prevenzione, igiene e protezione, a partire dall”uso della mascherina, il cui obbligo viene confermato dall”ordinanza nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro. I servizi di trasporto pubblico dovranno rimodulare l”offerta in considerazione della riapertura delle attività produttive, rispettandole prescrizioni previste la prevenzione e il contrasto alla diffusione del contagio. Quanto previsto dall”ordinanza regionale si aggiunge alle misure valide nell”intero territorio nazionale, a partire dalla possibilità di muoversi liberamente all”interno dei confini regionali senza più alcuna autocertificazione, necessaria invece per gli spostamenti fra una regione e l”altra consentiti, così come prima, solo e unicamente per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. (da.be.)
Nella foto: il presidente Bonaccini