L”Iret di Ozzano è tra i laboratori autorizzati dalla Regione ad effettuare i testi sierologici per i privati
Tra i laboratori autorizzati dalla Regione Emilia-Romagna, ad effettuare i test sierologici sul Covid-19 per i privati cittadini e per le aziende che ne fanno richiesta, c’è anche il laboratorio della Fondazione Iret Onlus di Ozzano Emilia, ente di ricerca scientifica specializzato nello studio delle malattie degenerative del sistema nervoso. Sul sito internet (www.iretfoundation.org) campeggiano già le informazioni utili per poter accedere al test.
Laura Calzà, direttrice scientifica della Fondazione, cosa sono i test sierologici e qual è la differenza rispetto al tampone nasofaringeo?
«Mediante il tampone nasofaringeo si ricerca la presenza del virus; con i test sierologici si ricerca la presenza delle immunoglobuline, che rappresentano una delle risposte dell’organismo all’incontro con il virus».
La Regione Emilia Romagnaha ristretto il campo dei test a quelli da lei stessa «validati». Voi quale tipo effettuate?
«Dobbiamo per prima cosa distinguere tra i test da sangue capillare (pungidito o rapidi) e quelli da sangue venoso (prelievo standard). Questi ultimi si stanno mostrando più attendibili, ma anch’essi, come tutto in questa malattia, sono “nuovi” ed è necessario testarli per conoscere le loro caratteristiche tecniche. Chiariamo, non sono nuove le metodiche dei test, bensì i reagenti sviluppati per individuare le immunoglobuline specifiche per questo virus. Ed è del tutto normale che sia necessaria una sperimentazione sul campo comparativa per capire quali, fra i prodotti commerciali, siano i più affidabili e sensibili. È la procedura normale, e bene ha fatto la Regione a condividere una lista di fornitori già verificati. Noi partiamo con il test Elisa (acronimo di Enzyme linked immunosorbent assay), ma siamo pronti anche per il Clia (chemiluminescenza), entrambi su sangue venoso». (mo.or.)
L”intervista completa è su «sabato sera» del 14 maggio
Nella foto Laura Calzà