Coronavirus, nessun nuovo caso a Imola. Caso Budrio, Donini: “Tamponi a tutti i ricoverati e dimessi negli ospedali in regione”
Anche oggi nessun nuovo caso positivo nel circondario di Imola, a cui si aggiungono due nuovi guariti (uno residente a Imola e uno a Medicina). Rimangono quindi 390 i contagi totali refertati dall’Ausl di Imola dall’avvio dell’emergenza, 50 le persone ancora malate, 301 i guariti, 39 coloro che hanno perso la vita a causa o con il Coronavirus. Ad oggi restano 2 le persone ricoverate e scendono a 6 gli ospiti dell’Eurohotel.
Numeri davvero incoraggianti per la curva epidemiologica e in previsione della riapertura della gran parte delle attività di lunedì. Raffaele Donini, l’assessore alle Politiche della salute, nell’appuntamento via facebook settimanale, ha detto poco fa che “L’avanzata del virus si attesta oggi allo 0,2%, un passo epidemico molto basso, questo rende la nostra regione a basso rischio sulla base dei 22 criteri del governo. Questo non significa che l’epidemia è sparita o il virus sconfitto o che non sia un grado di uccidere. Oggi abbiamo 72 nuovi positivi (dall’inizio dell’epidemia 27.132) e 17 decessi (in tutto 3.960). Non dobbiamo abbassare la guardia ma tutti i cittadini hanno rispettato le regole perlopiù e mostrato grande senso di responsabilità, perché questa settimana siamo scesi a 260 nuove persone positive al Covid in cinque giorni. Nonostante dal 4 di maggio siano riprese le attività industriali non abbiamo registrato recrudescenze ma dobbiamo tenere al massimo livello responsabilità e attenzione da parte dei servizi sanitari”.
A dare fiducia ci sono anche il numero dei guariti: oggi praticamente il 64% di coloro che hanno contratto l’infezione dall’inizio dell’epidemia. Inoltre l’85% della popolazione con la malattia ancora attiva oggi non è ospedalizzata, ci sono solo 112 persone in terapia intensiva in tutta l’Emilia Romagna. “Stiamo ulteriormente investendo risorse per essere la prima regione che centrerà l’obiettivo dato dal Governo di adeguatezza ottimale di posti letto di terapia intensiva (650) ai primi di giugno quando andremo ad inaugurare alcuni reparti aggiuntivi che formeranno in rete un covid intensive care per quasi ulteriori 140 posti di terapia intensiva e sub intensiva realizzati negli ospedali o nelle immediate adiacenze non ci siamo inventate strutture esterne o tensostrutture”.
Donini è poi intervenuto sul caso Budrio, il focolaio partito all’inizio di maggio che ora vede ben 49 persone contagiate, 28 pazienti, 16 operatori sanitari e 5 visitatori. Una situazione che preoccupa anche la continua comunità di Medicina, che è stata colpita duramente dal Coronavirus. “Il numero dei positivi di oggi su Bologna risente della situazione di Budrio, 5 dei 15 casi in più si riferiscono a questo cluster. Non possiamo sottovalutare quanto successo, abbiamo subito fatto il tampone a tutti coloro che erano stati a contatto dei positivi e lunedì riunirò tutti i direttori delle Ausl per alzare ulteriormente il livello di guardia negli ospedali e proporrò che si faccia il tampone a tutti coloro che entrano come degenti (oggi lo facciamo solo a coloro che devono subire un intervento) e a coloro che vengono dimessi per dare la sicurezza di non correre rischi in ambito familiare o lavorativo. Rafforzeremo anche le informazioni per le visite da parte dei parenti, in modo da aumentare la loro consapevolezza per osservare in maniera scrupolosa le precauzioni per evitare la diffusione del virus. Noi saremo vigili, innalzeremo il livello per rintracciare anche i casi asintomatici – ha aggiunto -. Non ci spaventa trovare nuovi casi asintomatici prima che abbiano la possibilità di infettare altri, anzi dobbiamo essere in grado di avere un’azione molto incisiva con tamponi e test sierologici: entro il 29 maggio arriveranno nuove attrezzature per arrivare ad avere la capacità di almeno a 10 mila tamponi al giorno, per testare sia i contatti ristretti che più allargati degli infetti, e continueremo la campagna sierologica per arrivare a fine giugno a testare un decimo della popolazione dell’Emilia Romagna”. (l.a)
Nella foto Raffaele Donini e la tabella con l”andamento dei nuovi casi in Emilia Romagna