Ciclismo, ritorno agli allenamenti su strada per Alessia Patuelli: «E’ stato bello, difficile riprendere le gare»
L’inizio della cosiddetta «fase-2» ha consentito ai ciclisti, agonisti, amatori e cicloturisti, di tornare a pedalare in forma individuale da lunedì 4 maggio. Per il ciclismo agonistico, però, non si fermano ancora gli annunci di «stop» per gli appuntamenti agonistici del 2020. Tra le ultime conferme, c’è quella del rinvio al 2021 dei Campionati Europei su strada, originariamente in programma a Trento dal 9 al 13 settembre di quest’anno; l’Uec (Unione Europea Ciclismo) cercherà comunque di recuperare in altra location nel 2020, anche se ci sono poche possibilità. In dubbio anche i Campionati del Mondo di Aigle-Martigny in Svizzera (fine settembre). Europei e Mondiali non sono appuntamenti qualsiasi, in particolare per la Juniores Alessia Patuelli, 17 anni compiuti lo scorso dicembre che, fino a un paio di mesi fa, vedeva la partecipazione a queste due competizioni internazionali come i più grandi obiettivi del suo 2020, che ha già visto saltare altre gare prestigiose per la sua categoria come il Trofeo Binda a Cittiglio (rinviato al 2021).
Com’è stato il ritorno su strada lunedì 4 maggio?
«È andata bene, è stato bello tornare a pedalare su strada. Ho incrociato tanti ciclisti, ma tutti rispettosi dell’obbligo di uscire in forma individuale. Credo però sia difficile per adesso riprendere le gare per uno sport in cui si corre in gruppo, non sarebbe giusto fare il tampone ogni settimana a centinaia di sportivi con gli ospedali ancora alle prese con problemi ben più seri e il Covid-19». (ma.ma.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 7 maggio.
Nella foto: Alessia Patuelli in una immagine del 2019 con la maglia del Team Breganze, dove è stata confermata