Calcio serie C, dopo 16 stagioni lo sponsor Arredoquattro sarà ancora al fianco dell’Imolese?
La crisi economica scatenata dall’emergenza Covid-19 coinvolge tutti i settori. Sport compreso. Non può esserne esente il calcio, che mai dal dopoguerra ad oggi ha vissuto un momento così difficile. A tutti i livelli. Il rischio che vengano meno importanti finanziamenti è più che concreto. Ora e in futuro. La settimana scorsa il presidente dell’Imolese Lorenzo Spagnoli, nell’intervista pubblicata dal nostro giornale, ha espresso la sua forte preoccupazione in merito, essendo a capo di una società a conduzione famigliare che, oltre alle proprie risorse, si sostiene pure con altre provenienti dall’esterno. Arredoquattro è l’azienda più impegnata nel sostenere l’Imolese. È main sponsor dal 2004. Il suo azionista di riferimento è Sandro Baraldi. E proprio con lui abbiamo analizzato la situazione. «In giro per il mondo ci sono dei grossi problemi. E il nostro è un settore che sente particolarmente questa crisi».
Nel frattempo cosa farete con l’Imolese, dal momento che il contratto di sponsorizzazione scade a fine stagione?
«Se saremo in perdita, non lo so. Per i nostri dipendenti abbiamo chiesto la cassa integrazione, continuando però a stipendiarli interamente, in quanto rappresentano un bene primario per l’azienda. E la stessa cosa faremo con l’Imolese, nonostante Fiorella Poggi si sia dichiarata disponibile a non mandarmi le ultime fatture legate alla sponsorizzazione. Ma per me un impegno è tale fino alla fine e quindi il contratto con l’Imolese lo rispetterò. Anche perché sono soldi che la società ha messo in conto di ricevere. Il prossimo anno? Arredoquattro è partner dell’Imolese da 16 anni. Inoltre ho anche un’amicizia di vecchia data con Fiorella. Ma siamo una Spa partecipata e personalmente non posso andare oltre le logiche aziendali. Ipotizzare delle operazioni che non stanno in piedi non è possibile in questo momento. In futuro verificheremo». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 7 maggio.
e col direttore generale Marco Montanari