Basket A2, i presidenti storici Andrea Bandini e Franco Cremonini parlano dell’Andrea Costa
Visto il momento difficile dell’Andrea Costa (e dello sport in generale), ed un futuro ancora più nebuloso, abbiamo deciso di fare una chiacchierata con due grandi «vecchi» della società biancorossa, ovvero i presidenti Andrea Bandini e Franco Cremonini.
Nell’estate del 1967, Andrea Bandini fu in prima persona uno dei creatori di quello che poi è diventato il club più importante dello sport imolese. Secondo lei la società si è ridotta così per cattiva gestione o a Imola non si può fare di più?
«Per troppi anni la mia squa- dra ha indossato abiti fuori dalla sua portata. Si è andati avanti anche troppo a lungo, facendo sacrifici personali non indifferenti sia sul piano economico che di carriera. Forse a Imola non ci sono le possibilità di fare la serie A e neanche la B. La realtà dice che gran parte delle aziende non hanno fatto scelte di tipo sportivo, perché non ci credono o non vogliono».
L’Andrea Costa è la casa di Franco Cremonini da 44 anni. Nel 1976 gli ridiede una vita e poi, da presidente tuttofare, l’accompagnò fino ad un posto di preminenza, prima nel basket cittadino e poi anche italiano, alla fine degli anni ’80. Come sta vivendo l’eventualità che la società possa chiudere a fine stagione?
«Nel nostro sport, di qualsiasi livello, ci sono squadre nate da un secolo, altre, come noi, che hanno superato i 50 anni di vita, ma poi anche altre che non ci sono più. Anche lo sport e il basket sono come la vita, tante cose possono finire e anche i cicli più lunghi si possono chiudere». (p.p.)
Le interviste complete su «sabato sera» del 7 maggio.
Nella foto: da sinistra Andrea Bandini e Franco Cremonini