Le banche alla prova del post-Covid. Bcc Romagna occidentale: «Tantissime richieste di moratorie e finanziamenti»
Il sistema bancario è un tassello fondamentale dell’economia e lo sarà anche per la ripartenza dopo l’emergenza Covid-19. Lunedì 20 sono partiti i famosi prestiti sotto i 25 mila euro da erogare «in giornata» o quasi. E ci sono le misure del «Cura Italia» e quelle del «decreto liquidità», il Fondo di garanzia delle Pmi e le richieste di anticipo sulla cassa integrazione. Per capire qual è la situazione nel circondario imolese ci siamo rivolti a tre istituti radicati nel territorio. Cominciamo dalla Banca di credito cooperativo della Romagna occidentale.
Dopo il «Cura Italia» e il «decreto liquidità», attendiamo ulteriori misure economiche del Governo per sostenere la ripresa o meglio la «ripartenza». Ma quali sono state le richieste più frequenti che vi sono arrivate in queste settimane da famiglie e imprese e quali interventi avete messo in campo? Ad esempio, quante richieste di moratoria di finanziamenti avete accolto finora e per quale importo complessivo?
«Con il primo decreto “Cura Italia” – risponde Luigi Cimatti, presidente della Bcc Romagna Occidentale – le richieste di moratoria sono state tantissime, come era prevedibile, e disposte in esecuzione celermente dalla banca. Stiamo facendo il possibile e, per il non deliberato, abbiamo sospeso le rate dei mutui per evitare l’impagato. Anche per il “decreto liquidità” le richieste sono molte, ma c’è una diffusa percezione errata che si scontra con la realtà delle formule disposte per le richieste e gli adempimenti a cui si deve sottostare. Dare dati delle moratorie e delle richieste di finanziamento in questa fase non lo ritengo utile, perché incrementa giorno per giorno, ma saranno comunicati al termine di questo momento emergenziale. Posso affermare che abbiamo costituito da tempo un’unità dedicata a tale attività». (r.cr.)
L”intervista completa nel numero del Sabato sera del 23 aprile