Coronavirus, 3 casi in più, ma in netto calo i ricoverati. Venturi: “In ospedale mascherina obbligatoria per i visitatori”
Oggi ci sono 3 nuovi casi positivi (2 residenti a Imola e 1 a Dozza) e solo un guarito in più. Salgono così a 363 i contagi refertati nei dieci comuni del circondario di Imola dall”avvio dell”epidemia. Secondo l’Azienda usl, però, il dato non dovrebbe preoccupare perchè “sono stati individuati grazie al meticoloso screening delle situazioni sospette messo in atto dai medici di famiglia e dalle Unità speciali di continuità assistenziale”. Si tratterebbe, quindi, dell’individuazione rapida dei casi tramite i medici di medicina generale e l’intervento poi a domicilio dell’équipe Usca, secondo la logica delle 3T indicata dal commissario regionale all’Emergenza Sergio Venturi: “Testare le persone, tracciare i contatti e trattarle precocemente con la terapia, stiamo potenziando i tamponi anche a chi ha pochi sintomi e ai contatti, ben venga se troviamo dei positivi”. In previsione anche della futura fase 2.
Ritornando ai numeri. Più della metà dei malati del circondario sono già guariti: 188 oggi (il nuovo guarito risiede in un comune fuori circondario). Non vanno dimenticati i 37 decessi, ma tutti i dati confermano che “la fase peggiore della malattia è largamente dietro alle spalle – ha sintetizzato lo stesso Venturi nell”appuntamento odierno di aggiornamento sulla pagina facebook della Regione – ci presentiamo bene alla scadenza del 4 maggio”.
A Imola ci sono stati 4 ricoveri di positivi o sospetti dalle 8 di ieri alle 8 di questa mattina, ma complessivamente sono solo 21 in tutto attualmente i ricoverati con Covid negli ospedali dell’imolese: 9 in via Montericco a Imola (1 in terapia intensiva, 1 nel sub acuti Ecu e 7 in reparto) e 12 in post acuti OsCo a Castel San Pietro. Mentre 15 sono le persone positive che stanno trascorrendo in albergo la loro convalescenza.
Proprio sul tema degli ospedali il commissario Venturi ha annunciato che la Giunta dell’Emilia Romagna si sta preparando a normare l’accesso. “Sarà indispensabile entrare con la mascherina per andare a visitare un malato non Covid. E non possiamo avere 3-4 persone al capezzale. Non vogliamo arrivare a vietare la visita dei parenti come abbiamo fatto con le case di riposo mesi fa, ma non possiamo permetterci contagi negli ospedali”. (l.a.)