Festa della Liberazione, ad Ozzano scritte e simboli fascisti su monumenti e edifici. Le reazioni del sindaco Lelli e dell’Anpi
Brutto risveglio questa mattina ad Ozzano. Ignoti, infatti, nella notte e proprio poche ore prima dei festeggiamenti della Liberazione, hanno imbrattato il Monumento dei Caduti ed alcuni edifici pubblici con scritte e simboli inneggianti al fascismo. Dura la reazione del sindaco di Ozzano Luca Lelli in un post sulla sua pagina Facebook personale. «Esprimo a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità ozzanese la più totale e ferma condanna dell’accaduto. Ringrazio tutti i gruppi consiliari per la solidarietà espressa. Questo atto meschino e vigliacco, fatto di nascosto, di notte, al buio. Muovendosi come si muovono i ratti, non scalfirà minimamente la nostra coscienza democratica. Siamo una comunità unita intorno ai valori della democrazia e dell’antifascismo. Ripudiamo ogni genere di estremismo e di violenza. Di ogni natura e nei confronti di chiunque. Le immagini riprese dalle telecamere sono al vaglio delle forze di polizia».
Situazione che grazie all’aiuto di tanti ozzanesi è stata ripristinata in poco tempo. «Passata la collera abbiamo prima messo la più nobile delle “pezze” (anche utilizzando bandiere tricolori, ndr) – si legge ancora nel post – grazie al pronto intervento di Pubblica Assistenza, Alpini, dipendenti comunali che sono entrati in servizio), per la cerimonia dopodichè, grazie anche alla generosità e disponibilità di cittadini, rappresentanti di associazioni e partiti (Anpi, Arci, Pd) consiglieri comunali (di più gruppi) ed assessori è stato tutto ripristinato. Ancora di più, buon 25 Aprile a tutti!».
Non si è fatta attendere nemmeno la reazione dell’Anpi attraverso un comunicato stampa. «Esprimiamo indignazione e ferma condanna per il grave gesto di danneggiamento al Monumento ai Caduti della Resistenza e ad altri edifici pubblici fatti oggetto, alla vigilia del 25 aprile e in piena emergenza sanitaria e sociale, di scritte oltraggiose e simboli inneggianti al fascismo. A questi vigliacchi figuri vogliamo ricordare che il nazismo e il fascismo, i regimi a cui inneggiano, hanno reso possibile, nel secolo scorso, la pagina più buia della storia dell’umanità. Dittatura, persecuzione politica, tortura, guerra, stragi, campi di concentramento, genocidio… . A questo atto rispondiamo festeggiando con ancor più forza il 25 aprile perché ci ha liberati dalla dittatura e dalla violenza del fascismo. Da quella lotta è nata la consapevolezza della sacralità dei diritti umani. Diritti irrinunciabili che sono stati poi sanciti nella Costituzione repubblicana e nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo Combattemmo allora per conquistare questi diritti e per affermare questi valori, combatteremo oggi con fermezza contro chi vorrebbe portarceli via un pezzo alla volta. Nel 75° anniversario della Liberazione dal nazi fascismo ricordiamo dunque e onoriamo i nostri Caduti, i nostri Partigiani e tutti coloro che contribuirono a raggiungere tale risultato, e, riconfermiamo l’impegno a difendere e ad attuare la nostra Costituzione antifascista». (da.be.)
Nella foto: volontario al lavoro per rimuovere le scritte