Aumentano gli avvistamenti e le segnalazioni di animali selvatici vicine alle abitazioni
Nonostante la Regione abbia momentaneamente sospeso, causa emergenza da Coronavirus, il servizio di vigilanza ambientale, le Cgam (Corpo guardie ambientali metropolitane) sono comunque attive a Imola nella loro veste di guardie zoofile. In pratica, vigilano in materia di benessere degli animali di affezione e controllano l’applicazione dei regolamenti relativi all’anagrafe canina ed al decoro urbano da parte dei padroni di cani. Su turni regolari, dunque, presidiano il territorio. «Purtroppo – spiega Gianni Neto, delle Cgam imolesi – abbiamo constatato un aumento delle infrazioni al regolamento in termini di padroni a spasso con il cane senza guinzaglio e anche abbandono di deiezioni». Ma le segnalazioni cui rispondono le Cgam riguardano anche gli animali selvatici che, in tempi di Coronavirus, hanno iniziato ad avvicinarsi sempre più alle città, in alcuni casi addirittura riappropriandosi dei luoghi antropizzati dei quali solitamente vivono ai margini.
Tra gli animali selvatici in ambienti antropizzati avvistati da Neto ci sono colombacci comodamente adagiati lungo la via Emilia, fagiani sulle strade e sulle rotonde imolesi, la biscia d’acqua nel fosso pieno d’acqua vicino casa dello stesso Neto, a Dozza, che la guardia ambientale ha fotografato. «Dovesse continuare lo stop forzato alle attività umane – conclude – non mi meraviglierei se iniziassero ad avvicinarsi alla città anche caprioli o daini, come già successo verso San Lazzaro». (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 16 aprile
Nella foto: la biscia fotografata vicino a casa (a Dozza) dalla guardia ambientale metropolitana Gianni Neto
Ancora troppi cani alla catena o in recinti angusti…..