Erasmus+, i bambini di Sasso e Bubano aspettano gli amici d’Europa
Dalla campagna all’Europa. Grazie al progetto Erasmus+, programma di mobilità europea fra studenti, noto per gli universitari, ma dedicato anche ad altri ordini e gradi di scuole, sei studenti dell’Istituto comprensivo 1 di Imola (che comprende scuole della campagna di Imola e circondario a San Prospero, Mordano, Bubano, Sesto Imolese e Sasso Morelli) hanno sperimentato l’Europa vivendo per otto giorni in famiglia in Croazia e frequentando la scuola di Vinkovci insieme ad altri studenti da Grecia e Spagna.
A partire, lo scorso febbraio, sono stati Mattia Lazzarini, Tobia Marani, Alexandru Heghedus, Sofia Martini e Arianna Oprea della scuola primaria di Bubano, e Adele Brusa della scuola primaria di Sasso Morelli, tutti di quinta. Ad accompagnarli, le docenti Alessandra Carnevali della scuola secondaria di primo grado di Sesto Imolese, Silvia Ercolani e Francesca Mazzini della primaria di Bubano.
«Un’esperienza meravigliosa – racconta Silvia Ercolani -. L’accoglienza delle famiglie croate per i nostri ragazzi è stata a dir poco straordinaria, non ci hanno fatto mancare nulla, nemmeno la torta per il compleanno di Arianna che ha festeggiato i suoi 11 anni in Croazia. Anche il tempo trascorso a scuola è stato positivo e interessante, e non solo per le lezioni dei docenti croati in lingua inglese. Gli stessi ragazzi si cercavano e parlavano fra loro in inglese con grande disinvoltura, quasi fosse la loro lingua madre. Questi progetti europei insegnano agli studenti di diversi Paesi a lavorare insieme in un ambiente di apprendimento non formale, per sperimentare nuovi modi di stare a scuola utili per il loro presente e il loro futuro».
Tutte le interviste nel numero del Sabato sera del 9 aprile
A maggio sarebbe stata la volta dell’accoglienza: gli studenti di Vinkovci in Croazia, Kalamata in Grecia e Gavà in Spagna sarebbero dovuti venire a Imola, ospiti dell’Ic1, per conoscere la scuola italiana e la vita imolese. L’emergenza sanitaria per il diffondersi del Coronavirus ben oltre i confini italiani ha per ora fermato tutti i progetti scolastici europei, oltre che molte scuole nazionali di diversi Paesi. (mi.mo.)