Coronavirus, Medicina piange un altro morto, 7 positivi in più. Venturi: “Malattia meno aggressiva ma non basta. Non andate nelle seconde case”
Sono sette più di ieri le persone risultate positive al Coronavirus oggi nei comuni del circondario imolese: cinque sono residenti a Imola, uno a Medicina e uno fuori territorio. Soprattutto oggi si registra ancora un decesso a Medicina: un uomo di 93 anni. Ad oggi in tutta l”Emilia Romagna i casi di positività al Coronavirus sono 19.128, con 451 in più di ieri, un dato sostanzialmente sovrapponibile ai giorni scorsi a cui fanno da contraltare ben 81 decessi. “Purtroppo si tratta soprattutto di persore ricoverate da tempo, così come il caso di Medicina” ha commentato il commissario regionale all”Emergenza Sergio Venturi.
Diventano quindi 333 oggi i casi positivi refertati nel circondario imolese. Di questi ci sono 31 persone guarite con doppio tampone negativo (16 a Medicina, 12 a Imola, 2 a Castel San Pietro, 1 a Casalfiumanese) e 31 decessi (25 a Medicina, 3 a Imola, 2 a Castel San Pietro Terme e 1 a Dozza). Nel dettaglio,sono 195 uomini e 138 donne; 164 residenti a Medicina, 105 a Imola, 30 a Castel San Pietro Terme, 6 a Dozza, 5 a Castel Guelfo, 5 a Mordano, 3 a Casalfiumanese, 3 a Borgo Tossignano e 12 persone residenti fuori dal Circondario. Tra i positivi 23 hanno 85 e più anni, 69 tra i 75 e gli 84 anni, 71 tra 65 e i 74 anni, 168 tra i 14 e i 64 anni (e più precisamente, analizzando ulteriormente il dato con le linee che utilizza solitamente il Ministero della Salute: 44 nella classe d’età 14-39 e 124 tra i 40 e i 64) e 2 al di sotto dei 14 anni.
I numeri del bollettino sanitario oggi parlano anche di 50 accessi in Pronto soccorso con solo 7 ricoveri riferibili al Covid. Calano anche le persone in terapia intensiva: ad oggi sono 7, poi ce ne sono 4 in Ecu (il nuovo reparto di semi-intensiva), 42 nel reparto Covid, 19 in post acuzie all”Ospedale di Comunità di Castel San Pietro Terme e 8 alloggiati in albergo.
Le Unità speciali di continuità assistenziali hanno già effettuato 643 triage telefonici e 283 visite domiciliari, con 206 i tamponi fatti e 179 terapie farmacologiche avviate. Solo 17 di questi pazienti, rivalutati nell”ambulatorio infettivologico, hanno avuto necessitò di un ricovero.
“Numeri confortanti a parte i decessi, per numero di ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid, significa che la malattia è meno agressiva e in forme meno gravi rispetto a dieci giorni fa, però non ci basta vogliamo veder ridotto anche il numero dei nuovi infettati” ha commentato il commissario regionale all”Emergenza Sergio Venturi. “Ricordiamo che fino alla fine del mese di marzo i dati erano in forte crescita. Ricordo che è vietato spostarsi nelle seconde case, anche Paesi che stanno facendo aperture maggiori delle nostre come la Norvegia lo vietano. Questo non toglie che dobbiamo e lo stiamo facendo pensare alla fase due”. (l.a.)