Coronavirus, da oggi la Regione distribuirà 3 milioni di mascherine ai Comuni per i cittadini
La Regione Emilia-Romagna sta valutando se rendere o meno obbligatorio l’uso della mascherina in certe condizioni. Lo conferma il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi. «C’è una discussione in corso e la valutazione verrà fatta nei prossimi giorni. Certo non avrebbe avuto senso istituire l’obbligo se le mascherine non fossero state disponibili. Abbiamo detto che la vita non sarà più quella di prima, e forse tra le cose diverse ci sarà anche questo».
Al momento, tuttavia, non era ancora stato definito alcun obbligo. Solo il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri (Lega), lunedì 6 aprile ha emesso un’ordinanza che obbliga i cittadini a indossare mascherine (o, in alternativa, un indumento per coprire naso e bocca) in tutti i locali aperti al pubblico, come farmacie, supermercati o uffici. Di certo, da oggi, mercoledì 8, è iniziata la distribuzione da parte della Regione ai Comuni di tre milioni di mascherine chirurgiche da consegnare gratuitamente ai cittadini. Di queste, un milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture. «Si vuole incentivare il più possibile l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale soprattutto nei luoghi chiusi come i servizi essenziali e gli esercizi di vendita, a partire dagli alimentari – motivano dalla Regione –. Per ovviare alle difficoltà di chi non riesce a reperirle, la Regione è pronta a partire con questa prima fornitura».
Le mascherine saranno distribuite ai Comuni tramite la rete della Protezione civile regionale dei Coc (Centri operativi comunali) e gli enti locali provvederanno a ren- derle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per farmacie, parafarmacie, edicole o tabaccherie. Si vedrà. A onor del vero, ci sono già enti locali che le distribuiscono a chi ne ha più bisogno. È il caso ad esempio di Ozzano, dove è lo stesso sindaco Luca Lelli che, raccolte le esigenze dei suoi concittadini, le consegna personalmente a casa. «Senza proclami, inten- diamo continuare a fare tutto ciò che è possibile e necessario fare per fermare il contagio» afferma il presidente, Stefano Bonaccini. La Regione prevede anche la possibilità di aggiungere nuove forniture per i cittadini nei giorni successivi. Tuttavia, prima di tutto, si continuerà a lavorare per garantirle al personale sanitario. (gi.gi.)
Fate come fa il sindaco di Ozzano, distribuzione porta a porta