Coronavirus, solo 3 positivi nel circondario. Venturi: “La strada è giusta”. A Imola e Medicina i gazebo per i tamponi “in auto”
Sono solo 3 più di ieri le persone risultate positive al coronavirus nel circondario: 1 residente a Medicina e 2 fuori dal territorio. “Nell”ultima settimana siamo andati ondeggiando ma la tendenza chiara è una riduzione dei casi – ha dichiarato il commissario all”Emergenza Sergio Venturi – In tutta la regione oggi 80 casi di positività in meno rispetto a ieri l”altro, meno persone in terapia intensiva e in calo significativo i ricoverati nei reparti. In aumento invece le guarigioni da ieri l”altro il numero delle guarigioni ha superato il numero dei decessi che significa finalmente aver imboccato la strada giusta, ma dobbiamo continuare a stare particolarmente attenti”.
Buone notizie, quindi, per oggi. Salgono complessivamente a 317 i casi positivi refertati nel circondario Imolese (compresi 10 guariti e 29 decessi). Nel dettaglio, 190 gli uomini e 127 donne: 160 a Medicina, 94 Imola, 30 a Castel San Pietro Terme, 6 a Dozza, 5 a Castel Guelfo, 5 a Mordano, 3 a Casalfiumanese, 3 a Borgo Tossignano e 11 persone residenti fuori dal Circondario. Tra i positivi 23 hanno 85 e più anni, 68 tra i 75 e gli 84 anni, 70 tra 65 e i 74 anni, 154 tra i 14 e i 64 anni (e più precisamente, analizzando ulteriormente il dato con le linee che utilizza solitamente il ministero della Salute: 41 nella classe d’età 14-39 e 113 tra i 40 e i 64) e 2 al di sotto dei 14 anni.
Resta stabile la situazione in ospedale tra reparti e aree post acuti come l”Osco di Castello e l”albergo di Imola. Da oggi, segnalano dall”Ausl, nel reparto Covid di via Montericco sono partite le attività di riabilitazione respiratoria su 4 posti letto del 4° piano. Intanto prosegue anche l”attività delle Unità speciali di continuità assistenziali (Usca): in dieci giorni dall”avvio sono state contattate 490 persone, su 203 visite domiciliari sono state prescritte 135 terapie.
Da domani a Imola e a Medicina partiranno anche i due drive through per eseguire i due tamponi di verifica alle persone clinicamente guarite, cioè senza più sintomi, per accertare la definitiva guarigione. Il drive through è semplicemente la modalità con cui si accede: le persone arrivano in auto, non scendono e l”operatore dal finestrino aperto esegue il tampone. Una procedura già attivata da molte Azienda sanitarie della nostra Regione, che permette di effettuare molti tamponi in poco tempo e con una maggiore sicurezza per gli operatori. Se il primo tampone risulta negativo, si effettua rapidamente il secondo; in caso contrario si effettua un ulteriore tampone a distanza di 7 giorni. “Due successivi tamponi negativi certificano definitivamente la guarigione – spiega Gabriele Peroni, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola –. Fortunatamente il numero dei clinicamente guariti è in costante crescita”.
I gazebo per il drive through sono stati installati oggi dalla Protezione civile presso il parcheggio del pronto soccorso. (r.cr.)
Nelle foto le operazioni di montaggio del gazebo per il drive trouth ad Imola