Lavori al Romeo Galli, parla Conversini della Bst Bonifiche Srl: «Nulla di pericoloso sottoterra, fra poco il via libera»
Quel famoso 20 giugno oggi sembra più lontano (o più vicino, a seconda dei punti di vista). Se fino a qualche tempo fa l’Imolese doveva correre per ultimare i lavori allo stadio Romeo Galli entro la data limite fissata dalla Federcalcio, oggi forse può essere più «serena», almeno da questo punto di vista. Ma procediamo con ordine. Dopo che la ditta riminese Sampaolesi Tullio Srl si è aggiudicata l’appalto per la costruzione delle torri faro allo stadio di Imola, Area Blu ha convocato la Bst Bonifiche Srl, azienda che ha sede ad Anguillara Sabazia (comune situato ad una trentina di chilometri a nord-ovest di Roma), per i lavori di messa in sicurezza del sito in questione. «L’oggetto in questione era la riqualificazione funzionale e l’adeguamento della zona circostante lo stadio Romeo Galli – spiega Graziano Conversini, della ditta romana -. Siamo stati contattati per la bonifica bellica del terreno, secondo la legge 177 del 2012, per fare in modo che gli operai dell’a- zienda appaltatrice possano lavorare in totale sicurezza».
In cosa consiste esattamente il vostro lavoro?
«L’intervento si concentra in due fasi: prima si fa una bonifica superficiale dell’area interessata tramite uno strumento che garantisce la rilevazione di materiali alla profondità di un metro; poi si esegue una trivellazione in profondità di 3, 5 o anche 7 metri, a seconda della richiesta del committente, con un altro strumento che rileva la possibile presenza di ordigni bellici inesplosi. Una volta eseguita la rilevazione ci mettiamo in contatto con il 5° Reparto Infrastrutture di Padova, il comando di artifi- cieri che interviene in tutto il centro-nord se viene rilevato materiale bellico inesploso. Nel caso dello stadio Romeo Galli, l’area era stata precedentemente lavorata: c’erano interferenze con materiale ferroso nel terreno, ma nulla di pericoloso». (an.cas.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 2 aprile.
Nella foto: i lavori al Romeo Galli