Coronavirus, il sistema di allerta dei Comuni telefona ai cittadini: “Avete sintomi? Chiamate il medico!”. Come funziona la terapia
Molti si sono preoccupati pensando ad un”allerta meteo oppure ad uno scherzo quando hanno ricevuto una telefonata che invita chi ha dei sintomi compatibili con il Covid-19 a chiamare il proprio medico di famiglia. Invece è la nuova e ulteriore modalità individuata dall”Azienda usl di Imola per informare quanta più gente possibile e individuare così i potenziali casi e ammalati del territorio: ha chiesto ai dieci Comuni del circondario di Imola di utilizzare il sistema di allerta telefonico per raggiungere il maggior numero di persone possibili. Quindi da ieri sera a tutti coloro che hanno chiesto di essere inseriti negli elenchi dell”Alert meteo ed emergenza dei Comuni sta arrivando una telefonata. Qualcuno addirittura ha capito, in questi momenti concitati e complicati, che veniva distribuita la terapia a tutti (e la Lega Nord ci ha già preparato un”interrogazione in merito in Regione). Ovviamente non è così.
Nell”alert viene detto che se si presentano dei sintomi come febbre a più di 38, tosse, grande stanchezza, alterazioni del gusto e dell’olfatto, occorre prima possibile chiamare telefonicamente il proprio medico di famiglia (dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20) oppure la guardia medica (nelle ore notturne, il sabato e la domenica al numero verde 800040050). Sono loro, valutato il caso, ad allertare l”équipe (Usca) dell”Ausl per la visita medica a domicilio. Ed è poi l”équipe che, durante la visita, effettua il tampone e fornisce il kit con la terapia sperimentale da fare. I farmaci, tra l”altro, vengono somministrati solo agli adulti, a titolo gratuito e dopo il loro consenso.
Il commissario all”Emergenza Sergio Venturi nei giorni scorsi ha parlato di “contrattacco al virus casa per casa” sul territorio ed è quello che sta facendo l”Azienda sanitaria nella speranza di riuscire a bloccare definitivamente il contagio e soprattutto a curare prima possibile chi presenta dei sintomi anche lievi per scongiurare un eventuale aggravamento.
“La terapia non si trova in farmacia e nessuno può presentarsi al domicilio delle persone richiedendo una qualsiasi forma di pagamento per fornirla” ci tiene a precisare l”Ausl con una nota per congiurare eventuali raggiri. (l.a.)