Medicina «zona rossa» contro il virus – L’esperimento
Mercoledì 1 aprile, Medicina «zona rossa». Mi sono sempre chiesto perché eri soprannominato “Lu Pesce”, ma non te l’ho mai domandato. Eri veramente un pezzo di Medicina, presente ovunque, volontario in tutte le iniziative. 53 anni sono troppo pochi. Ciao Aurelio.
Tornando a noi, sabato scorso era una bella giornata, i fornai aperti e la pescheria pure. Abito nella via centrale di Medicina, quasi davanti al municipio. Così ho deciso, poco prima di mezzogiorno, di affacciarmi per dieci minuti alla finestra e annotare qualsiasi cosa accadesse nella strada e nei palazzi attorno, ho riportato ogni evento in preciso ordine cronologico.
1 – Passa una Jeep dei carabinieri.
2 – Una donna cammina lenta sotto il portico, al guinzaglio ha un piccolo cane (è un cane?).
3 – Passa la macchina della polizia municipale.
4 – L’assessore Donatella Gherardi appende uno dei disegni dei bambini (arcobaleno) alla finestra del suo ufficio.
5 – Passa un’altra macchina dei carabinieri.
6 – Un elicottero della polizia volteggia basso sui tetti del centro storico. Che vuole?
7 – Lento, con placida sicumera, pedala «L’uomo che non stava in casa», ha una baguette nel cestello, alza la testa verso l’elicottero, si gira, mi guarda e sorride.
8 – La donna con il cane (non è un cane, è un gatto, o forse un grosso ratto) torna indietro.
9 – Un uomo tenta di acquistare un pacchetto di sigarette alla macchinetta. Gli va male. Stringe i pugni, la vorrebbe colpire, ma si trattiene.
10 – Il professor Caprara, impeccabile in una giacca di tweed color oliva, si affaccia al balcone mentre sorseggia un Martini. Mi saluta, contraccambio.
11 – Ancora la donna con il guinzaglio, quella cosa che cammina assieme a lei ha la lingua a penzoloni.
12 – Si affaccia Adriano, il mio vicino, brindiamo a vino e birra.
13 – Da una finestra di via Libertà un ragazzo sbraita qualcosa contro la sua ex moglie e si rifugia in casa.
14 – Un fuoristrada della Guardia di finanza rallenta all’altezza del fornaio, controlla che la fila sia ordinata e distanziata.
15 – Dietro al fuoristrada c’è lui, ancora «L’uomo che non stava in casa», mi guarda: «vado in pescheria, ti faccio tenere qualcosa da parte?» Sorride.
16 – Assisto a una scena singolare, il vicario dell’istituto comprensivo di Medicina, persona degna di stima, viene fermato per un controllo. Mentre un carabiniere verifica l’orario sullo scontrino della spesa, l’altro palpeggia il taglio di vitello dentro la busta della spesa. Vorrei intervenire dicendo che è una persona per bene, ma preferisco guardare e farmi due risate.
17 – Nel mentre, con un ghigno beffardo, ripassa «L’uomo che non stava in casa», ha un branzino che spunta dal cestello della bicicletta. Mi guarda: «vado in farmacia».
Un sabato mattina come un altro, nella zona rossa di Medicina. (Corrado Peli)
Nella foto: i tetti di Medicina