Sbarca in Thailandia la campagna dell’artista imolese Andrea «Fungo» Pelliconi contro i mozziconi
L’artista «in quarantena» che produce messaggi per il mondo. Parliamo di Andrea «Fungo» Pelliconi, artista imolese classe 1963 noto per i suoi murales in città (come quello che colora la stazione degli autobus o quello alla fermata del bus in viale Carducci entrambi realizzati insieme a Pietro «Piotr» Grandi) e da qualche anno anche per i suoi libri. Una precisazione: Pelliconi non è in quarantena perché malato, semplicemente come tutti ora si trova a casa nel rispetto delle disposizione di sicurezza per l’emergenza sanitaria in atto. Da casa sua, però, lancia messaggi al mondo attraverso i social (e non solo). «Sto vivendo questo periodo di stop forzato dal lavoro e da abitudini sociali quali l’aperitivo con gli amici come un ritiro spirituale ed artistico – racconta al telefono -. Disegno e scrivo, scrivo e disegno. Per via di questo periodo così strano e difficile la creatività esplode in me come in una pentola a pressione sul fuoco vivo. E io cerco di farla confluire nei giusti messaggi così da poter dire la mia nonostante la quarantena a casa».
Ma i messaggi di Fungo non sono solo digitali. Il suo pesciolino, disegnato insieme all’amico e collega Pietro «Piotr» Grandi per la campagna di sensibilizzazione del Comune di Imola contro l’inquinamento da mozziconi Qui comincia il mare, è letteralmente arrivato in Thailandia. A portarlo, con il consenso degli ideatori, è stato l’imolese Lamberto Zelani, amico del Fungo, che ad inizio febbraio si trovava in Thailandia in ferie insieme alla moglie. A Imola, in effetti, la campagna prevede dei tag (disegnini realizzati tramite maschere stencil) vicino ai tombini per sensibilizzare contro l’abbandono a terra dei mozziconi di sigaretta dato che, in un modo o nell’altro, tutti gli scarichi portano realmente o metaforicamente al mare. In Thailandia, invece, il mare da non inquinare è proprio a pochi passi. Il pesciolino di Fungo e Piotr potrebbe prossimamente approdare anche a Genova.
Un altro tema che ha a che fare con l’acqua che Pelliconi ha sentito la necessità di portare all’attenzione dei tanti che lo seguono sui social (e che a loro volta hanno condiviso decine di volte) riguarda il lavarsi le mani: «Mentre ti lavi le mani chiudi l’acqua», suggerisce l’artista ricalcando i messaggi sul risparmio che circolavano negli anni Novanta. «Anche in tempi di Coronavirus non bisogna dimenticare quelle che erano buone abitudini di risparmio – dice -. Sono ovviamente preoccupato come tanti per la pandemia in corso ma mi preoccupa anche l’emergenza idrica che rischiamo dopo un inverno poco piovoso e con un consumo di acqua lievitato alle stelle per la necessità legittima di lavare più spesso le mani. Facciamolo, ma chiudiamo l’acqua mentre ci insaponiamo e sfreghiamo per bene». (mi.mo.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 26 marzo.
Nelle foto: l’artista imolese «Fungo» con alcune delle sue creazioni: