Medicina «zona rossa» contro il virus – Guardiamoci attorno
Martedì 31 marzo, Medicina «zona rossa». Mentre arrivano notizie incoraggianti sul fronte della malattia, ne arrivano di meno buone su quello economico. Ci sono famiglie in difficoltà e non potrebbe essere altrimenti. Accanto alla possibilità di aiutare tramite i canali ufficiali: Comune, Asp, Caritas… si muove sottotraccia una solidarietà della porta accanto. Perché non tutti sanno dove chiedere e non tutti hanno il coraggio di chiedere. Grazie alla segnalazione di una vicina di casa ho potuto lasciare qualcosa davanti alla porta di una di queste famiglie. I social network servono anche a questo, mi verrebbe da dire: soprattutto a questo. Non c’è da vergognarsi a chiedere una mano e ci sono tanti modi per donare.
Detto ciò, ultimamente non è che capitino grandi cose tra il mio tinello e il salotto. Ieri sera ho scambiato due chiacchiere con Carmine, detto Trip. Trip vive cento metri fuori dalla linea rossa, dal 10 marzo è chiuso in casa da solo. I genitori sono dentro la linea rossa, Silvia, la sua compagna, è ad Alfonsine con la famiglia. Suo fratello vive a Castel San Pietro. Venti giorni in casa da solo sono tanti da sopportare, alla faccia di Whatsapp, Meet e altre storie. Oltretutto, noi dentro la cupola siamo autosufficienti: fornai, pescheria, Conad, Coop, discount… fuori dalla cupola non resta molto, qualche negozio di ottima qualità ma non supermercati. E che si fa allora? Si va a Budrio? Si può andare fuori Comune per fare la spesa? A questo punto meglio la zona rossa di quella rosa, o Bordò, come la chiama Eugenio sul suo diario. Nel frattempo ho smesso di travasare le piante grasse perché ho notato segni di cedimento. La mia scrivania ha ricominciato a riempirsi di carta e polvere e mio padre continua ad andare in edicola, lui la sua parte la fa per tenere in piedi l’economia. (Corrado Peli)
Per aiutare il Comune di Medicina
IBAN: IT20C0760102400000000298406 ?per bonifici dall’estero, codice Swift: BPPIITRRXXX?CAUSALE: Comune di Medicina Emergenza COVID19