Contest sui «social», evoluzioni in salotto per i baby calciatori
Il calcio giocato è fermo: a tutti i livelli, a tutte le categorie. Ormai, non è una novità: l’epidemia Coronavirus ha bloccato subito settori giovanili e dilettanti, per poi arrivare anche ai professionisti e, negli ultimi giorni, anche a chi partecipa alle coppe europee.
Come vediamo tutti i giorni sui principali notiziari sportivi televisivi e tramite le pagine social, gli atleti si attrezzano come possono: corsette, esercizi fisici e lavori di prevenzione. Sono poi le stesse società a tenere vivi i rapporti con i propri tesserati, soprattutto del settore giovanile, lanciando sfide attraverso i propri canali social. Andiamo a vedere quali sono i principali contest nel territorio.
Imolese capofila. Dopo la foto social del capitano Lorenzo Checchi, che ha posato con lo slogan #distantimauniti, la società rossoblù, tramite il suo presidente Lorenzo Spagnoli, ha lanciato ai ragazzi del proprio settore giovanile una sfida, chiamata #Allenamento Be- Different: il contest consisteva nel fare un video mentre ci si allenava a casa con palleggi, dribbling tra i divani, tunnel tra le sedie e quant’altro. Sanpaimola e Medifossa. In casa «Sanpa» i mister del settore giovanile hanno lanciato una sfida social ai propri ragazzi al grido di #iorestoacasa: l’obiettivo era quello di «fare gol» in una porta o in una finestra della propria abitazione in rovesciata. In casa Medicina Fossatone i ragazzi del settore giovanile giallorosso si sono dilettati in video mentre tirano, palleggiano o si esibiscono in acrobazie, con gli slogan #iorestoacasa e #iomialleno. Nel momento più difficile per la città, diventata focolaio e chiusa in quarantena, giocatori, dirigenti e tifosi hanno posato con la maglia giallorossa e il disegno dell’arcobaleno sopra il logo societario e gli slogan #andràtuttobene #forzaMedi- cina #forzaMedicinesi. «Valsa», Libertas e Guelfo. Per i valligiani è stato il responsabile del settore giovanile Iacopo Annese a lanciare la #familychallenge, con video di allenamenti fatti a casa con fratelli o altri parenti. I tecnici del settore giovanile si sono poi sfidati a palleggiare pure con i rotoli di carta igienica, ultima «moda» tra le sfide social. Tra i castellani spiccano video dei mister del settore giovanile, che salutano i loro ragazzi e li invitano a fare attività a casa. I guelfesi hanno invece coinvolto i bimbi del settore giovanile amaranto a posare in divisa di rappresentanza, con un disegno sul calcio e il messaggio #andràtuttobene. (an.cas.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 26 marzo.
Nella foto: alcuni dei giovani che hanno partecipato ai contest