Coronavirus, il prezioso lavoro dei vigili del fuoco volontari di Medicina: «Morale alto al servizio della città»
«Forza Medicina andrà tutto bene». È questa la frase scelta dai vigili del fuoco volontari del distaccamento di via Morara per infondere coraggio a tutti i concittadini. Il cartellone, che ha già fatto il giro dei social, ora è appeso «nel piazzale della caserma sotto al pennone del tricolore che abbiamo issato così che tutti possano sentirsi meno soli», spiega il capo distaccamento, Giulio Pancaldi, raggiunto al telefono.
Dalle sue parole si intuisce che, nonostante l’emergenza, «il morale della squadra è alto – prosegue -. Il nostro obiettivo è dare il miglior servizio possibile ai cittadini e, personalmente, devo evitare anche il contagio tra i miei ragazzi». A Medicina tutto è cambiato dal 16 marzo, giorno in cui il capoluogo e la frazione di Ganzanigo sono diventate «zona rossa» per il focolaio da Covid-19. «Da quella mattina non possiamo uscire dall’area, a differenza di altri corpi che invece possono muoversi libe- ramente – illustra Pancaldi -. Per questo motivo la squadra è formata solo da chi vive all’interno dei confini ed è scesa da 35 a una decina di unità».
I pompieri di Medicina sono gli unici caschi rossi che possono intervenire all’interno della «zona rossa». «Dal Comando provinciale ci hanno fatto capire che se riusciamo dobbiamo cavarcela da soli, ma il loro supporto è fondamentale. Vengono infatti fino al check point sulla San Vitale per consegnarci il materiale nuovo e ritirare quello uti- lizzato che noi, comunque, abbiamo già bonificato – dice Pancaldi -. Alla fine di ogni intervento igienizziamo le tute vaporizzando un disin- fettante a base di ipoclorito di sodio, poi ci passiamo sopra l’acqua delle manichette. Usiamo anche mascherine, tute di vari tipi in base al genere di intervento, autorespiratori, maschere con i filtri e occhiali. In più, ci spostiamo sempre su due automezzi in modo da non stare troppo vicini nelle cabine». (da.be.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 26 marzo.
Nella foto: ii vigili del fuoco con lo striscione