Coronavirus, Venturi: “La gara contro il Covid sarà come la vittoria di Adorni a Imola ai campionati del Mondo”
Cosa c’entra un campione del ciclismo come Vittorio Adorni con Imola e il Covid19? C’entra perché il commissario regionale all’Emergenza Sergio Venturi, parmense come Adorni e suo amico, oramai da qualche giorno sta utilizzando la vittoria ai Mondiali del ’68 avvenuta proprio a Imola come metafora della battaglia che si sta combattendo contro il Coronavirus: “Parlando con Adorni gli ho detto che non stiamo facendo il campionato del Mondo – ha raccontato Venturi durante le dirette su Facebook – ma se possiamo vincere giorno per giorno una tappa, possiamo alla fine vincere una bella gara e passare oltre insieme. E lui mi ha risposto: speriamo che questa corsa finisca presto perchè sono un po’ stanco…. Quella volta i due favoriti erano Gimondi e Merckx – ricorda Venturi -, due fuoriclasse straordinari, invece Adorni fece una fuga durissima, nessuno se lo aspettava e alla fine vinse lui. Fu un’impresa straordinaria. Ecco anch’io spero che questa corsa finisca così e presto, perché davvero ci sono persone che stanno correndo, stanno lavorando in un modo che li carica di stress, state vigino a chi si prodiga negli ospedali, nelle case protette, dategli forza”.
Nel 1968 Adorni trionfò ai Mondiali su strada di Imola che si svolsero sul circuito dei Tre Monti, con l’arrivo all’autodromo, al termine di una lunga e leggendaria fuga di ben 230 km, gli ultimi 90 in solitaria. I favoriti erano il belga Eddy Merckx e l’italiano Felice Gimondi, scomparso l’anno scorso.
Nelle foto Vittorio Adorni e Sergio Venturi