Coronavirus, 2 morti a Medicina e 9 positivi in più nel circondario. Venturi: “Crescono anche i tamponi negativi, è una buona notizia”
Brutte notizie per il circondario di Imola oggi. Il conteggio dei morti si allunga con altri due persone: una 88enne e un 79enne entrambi di Medicina. Il numero dei positivi al Coronavirus, invece, ne vede 9 in più: 3 residenti a Imola, 4 a Castel San Pietro, 1 a Medicina e 1 a Mordano. Da ricordare che questi sono, come sempre, i dati ufficiali della Regione e dell’Ausl di Imola, che coprono le ventiquattrore da mezzogiorno di ieri a mezzogiorno di oggi.
Il dato complessivo del circondario sale a 228 (comprese le 4 persone guarite clinicamente e i 21 decessi). Nel dettaglio parliamo di 149 uomini e 79 donne; 135 residenti a Medicina, 59 a Imola, 16 a Castel San Pietro Terme, 3 a Dozza, 3 a Castel Guelfo, 2 a Casalfiumanese, 2 a Mordano, 1 a Borgo Tossignano e 7 persone residenti fuori dal Circondario (5 sono pazienti di Montecatone).
Attualmente sono 3 le persone positive ricoverate nel nuovo reparto sub-intensivo Ecu, 15 in terapia intensiva e 59 nel reparto dedicato dell’ospedale, infine 3 sono stati trasferiti al post-acuti all’Osco di Castello in viale Oriani.
In tutta l’Emilia Romagna ci sono 762 positivi in più per un totale di 10.816 poco meno della metà sono in isolamento a casa poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere o sono prive di sintomi (415 in più rispetto a ieri). Altro dato positivo solo 7 pazienti in più in terapia intensiva (in totale 301), i guariti che continuano ad aumentare e pressoché metà delle persone che si stanno curando a casa loro. Ma crescono purtroppo i decessi, 97, quindi, quelli nuovi, di cui 64 uomini e 33 donne, er un totale oggi di 1.174.
Il commissario all’Emergenza Sergio Venturi ha tenuto a segnalare come nota positiva che “oggi i tamponi refertati sono stati 5.403 referti e solo 2.130 sono positivi, significa che la grandissima parte dei tamponi comincia ad essere negativa. Una cosa che si registrava solo all’inizio poi man mano che l’epidemia è cresciuta c’era una predominanza dei positivi praticamente al 90%, oggi questa distanza si sta nuovamente riducendo ed è un segno positivo per l’evoluzione dell’infezione. Quando i guariti, ora 960, supereranno il numero dei decessi vorrà dire ceh abbiamo svoltato”. (l.a.)