Coronavirus, Vacchi (Ima): «In base agli ordini acquisiti nessun segnale negativo»
Anche Ima, il colosso ozzanese del packaging, rendendo noti i dati del bilancio 2019, ha fatto il punto sulle eventuali ripercussioni che l’emergenza Coronavirus potrebbe avere sul proprio andamento.
«In questa fase di emergenza imprevista – questo il commento di Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di Ima – ci stiamo impegnando con tutti gli strumenti possibili per rispondere alle richieste dei nostri clienti in tutto il mondo. Le nostre attività produttive e di servizio in Italia proseguono nel pieno rispetto delle normative e prescrizioni che sono state emanate per prevenire il contagio. Le nostre aziende in Europa sono tutte in piena attività: abbiamo applicato, rinforzandole, tutte le raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali ed europee, per ridurre le possibilità di contagio. Al momento, alla luce della piuttosto recente crescita della diffusione in Italia, non è possibile quantificare le eventuali ripercussioni sul business e sui risultati aziendali, anche perché il gruppo Ima ha la capacità di recuperare nel corso dell’anno eventuali rallentamenti nell’acquisizione degli ordini o della prestazione dei servizi che si potrebbero verificare nelle prossime settimane in caso di ulteriori restrizioni imposte dalle autorità che comunque, come più volte manifestato, intendono salvaguardare le attività produttive ed industriali del Paese. Nella situazione attuale, alla luce del portafoglio ordini esistente a fine 2019 e sulla base degli ordini acquisiti nei primi due mesi del corrente anno, non abbiamo segnali negativi da evidenziare o elementi che potrebbero impattare in maniera rilevante sui risultati aziendali, non avendo al momento la piena visibilità sull’anno in corso e sull’evolversi del 2020». (r.cr.)