Coronavirus, ancora un decesso a Medicina, primi casi a Castel Guelfo e Casalfiumanese. Venturi: “L”unica arma è stare lontani”
Anche oggi il bollettino medico vede purtroppo 1 morto in più per Medicina dei 5 annoverati per l”area metropolitana di Bologna. Si tratta di una persona di 79 anni, che era attualmente ricoverata a Bologna.
I casi complessivi nel circondario di Imola sono 113 e 282 per il resto di Bologna, 62 in più di ieri, di cui 13 riguardano l”imolese e 49 il resto di Bologna. Per quanto riguarda il nostro circondario, si tratta di 6 in più sempre per la martoriata Medicina, 4 sono di Imola e 1 in più a testa per Castel San Pietro, Castel Guelfo e Casalfiumanese. Questa mattina alle 9 erano 10 le persone Covid+ ricoverate in Terapia Intensiva del S. Maria della Scaletta e 30 i pazienti ricoverati con polmoniti severe al reparto medico dedicato al 4° piano.
“Dobbiamo considerare che ci sono persone che si sono ammalate prima dell”esplosione dell”epidemia, ci dobbiamo abituare ad una coda di decessi anche in futuro – ha aggiunto il commissario ad acta Sergio Venturi ricordando che – l”unica vera arma codificata dall”Istituto superiore di sanià e da tutti gli altri soggetti scientifici, è lo stare rigorosamente lontani, quindi stare a casa può piacere o non piacere, e spiace che qualcuno ancora lo neghi. Dobbiamo fare questo sacrificio. Poco vale dire che è morto un 80enne o 90enne, un morto è un morto”. (l.a.)
Sanitari con l”abbigliamento anti-contagio nella Terapia intensiva dell”ospedale di Imola