Coronavirus, a Medicina ancora un morto e i primi guariti. Mascherine per le forze dell’ordine. Venturi: “C”è troppa gente in strada”
A Medicina si allunga l’elenco delle vittime del Coronavirus. Il bollettino della sanità regionale per oggi parla di una vittima in più nel nostro circondario, per l’appunto un uomo di 79 anni di Medicina con plurime patologie pregresse, morto la notte scorsa nella Terapia intensiva di Imola dove era ricoverato. In tutta l’Emilia Romagna i decessi sono cresciuti da 241 a 284 (43 in più di ieri), 29 uomini e 14 donne; per 6 erano note patologie pregresse, per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici.
Ma questa domenica porta con sè anche una piccola buona notizia: due coniugi sempre di Medicina, positivi al virus, che hanno trascorso la malattia in isolamento domiciliare per alcune settimane, sono stati dichiarati clinicamente guariti, ossia non hanno più alcun sintomo e stanno bene. Rimarranno comunque in isolamento, in attesa dello svolgimento e della refertazione del secondo tampone che decreterà definitivamente la guarigione. Fanno parte, quindi, del risicato plotone ma che sta comunque aumentando (68, cioè 14 più di ieri) di persone guarite in Emilia Romagna.
Contemporaneamente, però, non si arresta il conteggio dei nuovi positivi, che oggi sono 9 più di ieri, 8 sempre medicinesi a cui si aggiunge un imolese. Cinque si trovano in isolamento domiciliare, quindi con sintomi lievi mentre 4 hanno necessitato del ricovero. Salgono quindi a 72 i casi positivi nel circondario (il dato comprende anche le 10 persone decedute). Il Covid-19 nella nostra zona ha colpito 56 uomini e 16 donne; 61 medicinesi, 3 castellani, 1 dozzese e 7 imolese. Considerando le classi di età, 29 hanno più di 75 anni, 23 tra i 66 ed i 75 anni, 6 tra i 56 e i 65 anni e 10 tra i 36 e 55 anni e 3 tra i 26 e i 35.
In l’Emilia Romagna sono complessivamente 3.093 i casi di positività, 449 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. 1.200 sono in isolamento a casa (+145 rispetto a ieri), con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o prive di sintomi; i ricoverati in terapia intensiva sono 169 (17 in più). “I dati rispecchiano l’evoluzione del contagio, ma dalle chiamate al 118 vediamo segni di flessione costanti negli ultimi due giorni – ha commentato il commissario regionale all”Emergenza Coronavirus Sergio Venturi -. Devo però rinnovare l’appello ai cittadini a restare in casa, perché c’è ancora troppa gente nelle strade. Anche se il tempo primaverile sembra da scampagnata, questa è una situazione seria e difficile, che richiede il massimo rispetto delle regole da parte di tutti. Ricordo il divieto tassativo di assembramento che vale nelle strade, nei giardini, nei parchi e nelle case. Dobbiamo rispettarlo e stare distanti perché non abbiamo altro mezzo per ridurre la diffusione del virus. Stiamo a casa, per la nostra salute e per quella dei nostri affetti più cari”.
Nel frattempo arrivano le mascherine: 33.000 sono state consegnate ieri, da parte dell’Agenzia regionale per la protezione civile al magazzino centrale della Sanità regionale e altre 100 mila sono attese per la serata di oggi. Ieri ne sono state fornite 15 mila a ciascuna prefettura regionale per la distribuzione a forze dell’ordine e vigili del fuoco, mentre una ulteriore quota di 2 mila mascherine per provincia è stata distribuita alle polizie locali (o polizia municipale). (l.a.)
Nella foto la tenda del pre-triage all”esterno dell”ospedale e sanitari al lavoro a Imola