Consegne a domicilio e solidarietà ai tempi del Coronavirus
«Andrà tutto bene», recita uno degli slogan più diffusi in questo periodo di emer- genza sanitaria. Lo si legge su cartelli, post-it e hashtag sui social. Insieme all’invito a restare a casa circola veloce anche l’appello di speranza. E dall’unione dei due messaggi nascono diverse iniziative per permettere alle persone di stare a casa senza rinunciare a servizi più o meno essenziali per la quotidianità. Ristoranti e bar che prima non prevedevano il servizio di consegna a domicilio si sono attrezzati per farlo la sera, quando per decreto devono restare chiusi e lo raccontano sui social o col passaparola: è il caso del ristorante pizzeria Da Valerio o della trattoria Sterlina, del ristorante Il Campanaccio (che propone da asporto anche piatti al tartufo) e del bar Poggio Piccolo che consegna colazioni ma anche tabacchi e giornali. Tanto per fare qualche esempio.
E non ci sono solo alimentari: il Birrificio Non Retorico di Imola si è posto l’obiettivo di raccogliere 3 mila euro da devolvere metà alla protezione civile imolese e l’altra metà per aiutare i colleghi di bar e ristoranti della zona. Per farlo basta acquistare (consegna gratis anche a domicilio) una cassa qualsiasi delle loro birre al costo di 44 euro, così 10 euro andranno alla protezione civile e altri 10 euro al fondo comune per le altre attività. La libreria Il mosaico consegna a domicilio gratuitamente in tutto il centro di Imola libri e giochi che i clienti possono ordinare al telefono. Agli studenti alle prese con la didattica a distanza corre in aiuto il Coder Dojo Ozzano Emilia, i cui mentor sono disponibili per aiutare da remoto alunni e genitori in difficoltà. Saltati tutti gli eventi «live», qualcuno trova una soluzione con la fantasia: in occasione della Giornata nazionale dei disturbi alimentari, l’associazione Fiocchetto Lilla di Castel San Pietro ha modificato il consueto pranzo sociale nel «Pizza lilla a domicilio», da ordinare tramite social per contribuire a distanza alle attività della Fanep.
Poi, ci sono i cittadini che si mettono a disposizione gratuitamente per sbrigare pratiche o fare la spesa per la fascia più sensibile della popolazione, gli anziani, ovviamente rispettando le regole di sicurezza per la salute. C”è chi, come psicologi e psicoterapeuti, offre sostegno psicologico telefonico gratuito a chi ne sentisse la necessità o chi, come avvocati, vista la chiusura dei tribunali si impegna ad aiutare le persone sole o in difficoltà. (mi.mo)