Tre omicidi a Bologna nel 1944 nel nuovo romanzo di Carlo Lucarelli
«1944, Bologna sta vivendo il suo “inverno più nero”. La città è occupata, stretta nella morsa del freddo, ferita dai bombardamenti». Comincia così, nel sito dell’Einaudi, la presentazione del nuovo romanzo di Carlo Lucarelli, L’inverno più nero, che la casa editrice pubblica nella sua collana Stile libero big (312 pagine, 18 euro).
E continua: «Nella Sperrzone, il centro di Bologna sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie, pieno di sfollati, con i portici che risuonano dei versi degli animali ammassati dalle campagne, vengono ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli».
Si tratta di una nuova storia per il commissario De Luca, il personaggio nato dalla penna dello scrittore di Mordano che porta a sei i libri a lui dedicati: dopo Carta bianca, L’estate torbida e Via delle oche, usciti negli anni ’90 per Sellerio, in libreria sono arrivati, editi da Einaudi, Intrigo italiano nel 2017 e Peccato mortale nel 2018, con questo che portava le vicende di De Luca nella seconda metà del 1943, indietro di dieci anni rispetto al primo blocco narrativo.
Ora si può usare la frase «dove eravamo rimasti» perché Lucarelli prosegue da Peccato mortale: L’inverno più nero è infatti quello del 1944, in cui De Luca si ritrova a muoversi. (r.cr.)
L’intervista a Carlo Lucarelli nel numero del Sabato sera del 5 marzo
Fotografia di Marco Isola/Isolapress