Coronavirus, i primi morti nel circondario: un uomo di 87 anni e uno di 77 di Medicina. I malati sono 37, 2 sono di Castello e 3 di Imola
In Italia i malati sono saliti a 8.514, superati i 10 mila contagiati. Il bollettino dell’Emilia Romagna parla di 1.533 casi di positività con 669 persone malate a casa e 85 decessi. Di questi, la nota dolente per la nostra zona, è che ben due sono uomini medicinesi, di 87 e 77 anni, già ricoverati a Bologna.
Il primo caso accertato di positività al Covid-19 nel circondario di Imola si è registrato il 4 marzo proprio nel medicinese, prodromo di un focolaio (cluster) identificato poi nel centro sociale Medicivitas (che per colmo di paradosso aveva già sospeso l’attività da due giorni ma purtroppo non è stato sufficiente). I casi positivi ad oggi sono 37 nel circondario. Nel dettaglio, si tratta di 29 uomini e 8 donne. Ben 32 sono residenti a Medicina, 2 a Castel San Pietro e 3 ad Imola. Nel dettaglio, sedici sono ultrasettancinquenni, dieci hanno tra i 66 ed i 75 anni e due tra i 56 e i 65 anni, sette tra i 36 e 55 anni. Le persone ricoverate a Bologna attualmente sono 10, (una in Terapia intensiva). .
Secondo il commissario regionale all’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi questi numeri sono preoccupanti: «La concentrazione di casi nel circondario imolese va attentamente monitorata». Ipotizzando ulteriori prescrizioni per la nostra area in accordo con i dieci sindaci. Si vedrà.
Per ora il presidente del Circondario, che è lo stesso sindaco di Medicina, Matteo Montanari ha commentano: «Purtroppo abbiamo avuto conferma dei primi decessi che riguardano cittadini medicinesi. A loro va la nostra preghiera. Il nostro pensiero va alle famiglie con cui sto entrando in contatto. Non chiediamoci perché è toccato a noi. Non ci sono risposte. Ora, soprattutto per chi è a casa malato o in isolamento, soprattutto per loro, questo non è certo il momento di mollare. Atteniamoci alle corrette indicazioni di comportamento». (l.a.)
Nella foto il punto di pre-triage davanti al pronto soccorso di Imola
Sono vicina col pensiero a chi ha perso una persona cara. Condoglianze.
Secondo me, bisogna fare più tamponi, magari a pagamento, e isolare bene anche chi non ha sintomi, ma ha avuto contatti anche secondari con chi è risultato positivo.