Calcio serie C, quattro amici in viale Dante parlano dell’Imolese
Aldo, Giovanni e Giacomo ad ottobre erano ancora attorno ad un tavolo all’aperto a parlare di Imolese, adesso si concedono una bella passeggiata al parco delle Acque Minerali. In attesa che il campionato di serie C riparta domenica 15 marzo, causa Coronavirus, alla loro camminata, ovviamente rispettando le misure dettate dal governo per fronteggiare l’emergenza, si è aggiunto Riccardo.
Giovanni sconsolato: «Avete visto che robaccia a Fano?». Giacomo arrabbiato: «Sta buono. L’allenatore ha presentato una squadra indecorosa in una partita fondamentale, non si può più pensare di evitare i play-out. Vedrai che arriviamo ultimi… Per fortuna che il 4-1 del Cesena non lasciava strascichi, vorrei vedere il referto medico di Ferretti che non può non giocare in questa squadra, non può giocare Maniero dai…». Aldo chiosa: «Ci sono sconfitte che creano contraccolpi che lasciano il segno. Con il Cesena è stato così, con il Fano ne è stata la logica conseguenza. Non c’è niente che faccia essere ottimisti». Riccardo senza parole: «Cosa vuoi dire? La squadra ha confermato di non essere all’altezza e non attrezzata per lottare in questa zona di classifica. Manca la grinta che serve in una partita salvezza come quella di Fano, non abbiamo questa mentalità e se non cambiano le cose difficilmente ne verremo fuori». (an.mir.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 27 febbraio.
Nella foto (Isolapress): un’azione di Imolese-Cesena