Coronavirus, altri tre casi positivi a Medicina. Venturi: “In regione necessità di restrizioni per palestre, piscine e centri ricreativi”
Sono saliti a 20 i casi di positività al Coronavirus nell’imolese, tre in più rispetto a ieri e riconducibili sempre al cluster di Medicina. Sono 16 uomini e 4 donne. Questo è quanto emerge dal consueto aggiornamento pomeridiano della Regione. Si conferma quindi il centro sociale di Medicina come focolaio (cluster) del contagio. I nuovi tre casi accertati oggi sono 2 donne ed un uomo di Medicina, tra i 69 ed i 71 anni; solo una di queste è stata ricoverata a Bologna, nel reparto Malattie infettive, che accoglie altri 5 cittadini del Circondario (una persona è invece tutt”ora ricoverata in Terapia Intensiva).
Le persone asintomatiche, in isolamento domiciliare fiduciario e precauzionale, per aver avuto contatti con soggetti risultati positivi, sono oramai un centinaio nel nostro circondario.
Quindi l”invito, rinnovato e rilanciato in giornata anche da vari Comuni, è “cerchiamo di ridurre contatti sociali il più possibile e lo dico a tutti non solo agli anziani, evitiamo le strette di mano, teniamo la distanza di sicurezza” ha esortato il commissario per l’Emergenza Coronavirus dell”Emilia Romagna ed ex assessore regionale, Sergio Venturi.
“Segnalo anche che molti comuni hanno già chiuso i centri ricreativi non indispensabili e un nuovo decreto del Governo è in pubblicazione in tal senso oppure il presidente della Regione Bonaccini prenderà misure di restrizione in merito su piscine, palestre e centri ricreativi. Sentiti i clinici abbiamo ravvisato la necessità assoluta di farlo”.
In tutta l”area di Bologna i positivi sono 49, oltre a quelli dell”imolese, altri 18 sono riferiti a Bologna città e 9 alla Provincia. In Italia sono oltre 5000, in Emilia Romagna 1.010 “ma 409 non presentano un quadro clinico grave o addirittura non hanno tosse e febbre e non necessitano di cure ospedaliere, quindi sono a casa dove rispettano l”isolamento” ha percisato Venturi invitando alla calma ma anche a rispettare tutti le precauzioni indicate.
“A Piacenza per il quarto giorno consecutivo l”incremento dei casi è in diminuzione, dal 25% di incremento al 12%. Mi auguro fortemente che questo trend sia confermato nei giorni prossimi testimoniando il fatto che siamo vicini a superare una situazione decisamente difficile. In controtendenza invece Parma” ha concluso Venturi con cauto ottimismo.
Perché ci sono anche i 64 pazienti ricoverati in terapia intensiva (12 in più rispetto a ieri) e i decessi saliti da 37 a 48 (gli 11 in più vanno dai 72 ai 99 anni). “Dobbiamo essere flessibili giorno per giorno. Siamo pronti. Stiamo riprogrammando l’attività degli ospedali, l”ipotesi è creare degli ospedali Covid-19 da utilizzare fino a quando ci sarà l’emergenza. Stiamo potenziando ovunque la nostra capacità di risposta dove abbiamo spazi a disposizione e dove abbiamo meno capacità ricettiva stiamo facendo accordi con il privato accreditato. E stiamo assumendo medici e infermieri. Dei 20.000 medici e infermieri possibili a livello nazionale noi recluteremo tutti quelli necessari, anche ricorrendo a persone che si stanno specializzando o appena abilitati e lo stiamo già facendo e anche ricorrendo a medici che sono già in pensione e che stiamo già cercando. Il nostro è un sistema robusto – ha chiuso Venturi- è con professionisti qualificati e capaci”.
Ad esempio, nella logica di liberare posti letto e dare una mano alle strutture ospedaliere dell’Emilia Romagna in prima linea col Covid-19, due persone ricoverate a Piacenza sono state trasferite nella Terapia intensiva di Imola iersi, così come i pazienti positivi dell”imolese vengono inviati, ad oggi, nei reparti specializzati di Bologna.
Per chiudere una nota positiva: aumentano, passando da 17 a 25, anche il numero delle guarigioni, 24 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi. (l.a.)