Calcio serie C, gli ex dell’Imolese presentano il nuovo responsabile dell’area tecnica rossoblù Moreno Zocchi
Nell’attesa che Moreno Zocchi, 50 anni, nuovo responsabile dell’area tecnica dell’Imolese, venga presentato ufficialmente, proviamo noi a raccontarlo attraverso alcuni personaggi che lo hanno conosciuto da vicino. Cominciando dal momento in cui, dopo aver smesso di giocare (era un centrocampista che in C1 e C2 ha militato nel Siena, Siracusa, Pro Sesto, Triestina, Tolentino, Sandonà, Baracca Lugo, Pro Patria, Novara e Pavia) è diventato direttore sportivo.
E partiamo proprio da Pavia dove, una volta appese le scarpette al fatidico chiodo, iniziò la nuova carriera. Uno dei primi a incrociarlo è stato Alfonso Selleri, che nell’estate del 2005 passo dall’Imolese alla compagine lombarda. «A Pavia praticamente ci sono rimasto due anni, considerando la parentesi di Biella – ha ricordato l’ex centrocampista rossoblù, ora in forza al Ravenna -. Posso dire che a livello di personalità e carisma Zocchi è certamente un ottimo dirigente. E’ nel calcio da molti anni, sa quello che fa e che vuole. E’ sempre molto presente al campo e va spesso negli spogliatoi a parlare coi giocatori, che osserva e frequenta più che può. Penso che grazie alla sua esperienza l’Imolese farà un importante salto di qualità».
Se Selleri è stato il primo a conoscere Zocchi, Eric Lanini è stato l’ultimo. L’attaccante di proprietà della Juventus, che adesso è in C nel Como, ha avuto Zocchi come direttore sportivo a Vicenza due anni fa. «Mi volle in biancorosso perché mi conosceva, nonostante fosse arrivato al settore giovanile della Juve quando io ero andato al Matera – ha raccontato Lanini, che l’anno scorso con la maglia dell’Imolese segnò 14 gol -. E’ una persona diretta e leale. Ricordo che mi chiamò un pome- riggio per comunicarmi che mi stimava molto e che credeva in me. Parole che rappresentarono la chiave giusta per stimolarmi. Zocchi guarda i lati scoperti dello spogliatoio e si cura di ogni problema che possa nascere al suo interno. Io con lui mi sono trovato molto bene ed è sicuramente adatto all’ambiente dell’Imolese, perché è molto preciso e si sposa con l’aspetto organizzativo della società». (a.d.p.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 27 febbraio.
Nella foto: Moreno Zocchi