La proposta del coach della Vsv Marco Regazzi: «Per il futuro del basket imolese serve una squadra sola»
Partiamo dal passato. Da un’intervista pubblicata a metà luglio. Così rispondeva Marco Regazzi, appena insediato sulla panchina della Virtus Spes Vis. «Avere una sola squadra di basket a Imola è una cosa fondamentale per il futuro. Se esiste ancora un iceberg tra l’Andrea Costa e il mondo giallonero, ma anche tra le società giovanili, credo sia ora di provare a scioglierlo. Mi sfilo per un attimo la giacchetta del tifoso e dico che deve essere un sentiero obbligatorio da percorrere, per di più in tempi brevi. Siamo agli sgoccioli da entrambe le parti e i vari dirigenti dovranno sedersi attorno ad un tavolo per creare una società sola, che apra uno sbocco unico per i ragazzi. Gli egoismi vanno messi da parte se si vuole evitare la morte sportiva e guardare al futuro con più ottimismo. Dopo 10 stagioni sono tornato quest’anno nella mia Imola, ma in questo periodo si è sentito di tutto. Dove stia la verità esattamente non lo so, ma qualcosa di reale deve esserci».
Stai parlando dell’Andrea Costa, che naviga in acque turbolente dal punto di vista finanziario come annunciato in conferenza stampa da Gianpiero Domenicali.
«Certo, ma anche in campo si è visto poco a livello di programmazione tecnica, a parte salvare il titolo sportivo e continuare a giocare in A2. Credo che questo sia il momento di sfruttare tutte le opportunità». (p.z.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 20 febbraio.
Nella foto: Regazzi (Intech Imola) e Di Paolantonio (Andrea Costa)
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