Gli arbusti di Castélanadél ripiantati nel parco Lungo Sillaro e nelle aiuole di via Oberdan
Accanto all’avviato censimento, il Comune di Castel San Pietro si è già messo all’opera e nelle scorse settimane ha piantato cinquanta alberi nel parco Lungo Sillaro. Di fatto le nuove piante vanno ad integrare quelle abbattute durante il 2019 ed altre da abbattere nel prossimo periodo perché malate o pericolosamente instabili. «Il nostro obiettivo è piantare tre nuovi alberi per ogni esemplare abbattuto» spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Andrea Bondi, che sulle nuove piantumazioni precisa: «Nel parco Lungo Sillaro, zona frequentata e apprezzata dai castellani e non solo, abbiamo scelto di creare una specie di foresta urbana in ambito fluviale. Abbiamo scelto alberi ad alto fusto e non con ramificazioni basse al fine di evitare zone non visibili che potessero diventare facili nascondigli per malintenzionati. Inoltre, tutte le piante sono state messe a dimora rispettando le giuste distanze pensando alla loro crescita futura».
I nuovi alberi sono stati sceltinon solo per incrementare la superficie fogliare del territorio comunale, ma anche per la loro capacità di assorbimento dell’anidride carbonica (CO2). Nel dettaglio, si tratta di aceri, platani, olmi, salici, querce e bagolari (o spaccasassi). Accanto a queste, per garantire la biodiversità e per il loro valore ornamentale, sono stati piantati olmi giapponesi, spini di Giuda, tassodi, frassini, ontani e anche gli agrifogli e le nandine che hanno abbellito piazza XX Settembre durante il periodo natalizio. Per la precisione, gli arbusti del Castèlanadèl hanno trovato posto non solo nel parco Lungo Sillaro ma anche nelle aiuole urbane, così come il prato in rotoli e alcuni agrifogli che sono stati posizionati in via Oberdan. (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 febbraio