Clai studia come innovare i consumi di carne bovina
Clai ha presentato i risultati del progetto «Innovazione nella commercializzazione della carne bovina», realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna (dipartimento di Scienze mediche veterinarie) e il Centro ricerche produzioni animali (Crpa). Il progetto, cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale all’interno del bando di filiera che Clai si è aggiudicato nel 2018 e inserito nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna, ha l’obiettivo di aumentare la redditività della carne bovina attraverso la diversificazione di prodotto alla vendita, puntando su un’elevata specializzazione produttiva, sul miglioramento della qualità e su un’adeguata informazione del consumatore.
La ricerca ha preso in esame diversi punti: l’atteggiamento e le aspettative dei consumatori rispetto al consumo di carne bovina e alle informazioni oggi disponibili sui piatti pronti a base di carne bovina; una modalità di etichettatura utile al consumatore per avere in tempo reale informazioni sull’origine e la qualità del prodotto; la caratterizzazione sensoriale e chimico-fisica dei differenti tagli, al fine di ottimizzare la qualità e la tenerezza della carne bovina; lo studio di piatti pronti a basso contenuto di sale.
«Questo progetto – spiegano dall’azienda – è espressione dei valori di Clai, del suo costante impegno volto a mettere a punto nuove tecnologie di produzione e realizzazione di prodotti innovativi per il mercato e che rispondano alle esigenze dei consumatori di alimenti caratterizzati da standard di sicurezza e qualità elevati». (r.cr.)