La cantante imolese Filomena Damato a Sanremo per presentare «Vivilo adesso»
Nelle giornate del Festival della canzone italiana di Sanremo, non è solamente il palco del Teatro Ariston a catalizzare l’attenzione degli artisti che hanno voglia di emergere nel campo della musica.
La cornice offerta dalla manifestazione, infatti, offre a molti cantanti e gruppi la possibilità di farsi conoscere e di far ascoltare le proprie canzoni anche nei locali più vicini ai luoghi storici della kermesse, con la speranza che magari qualche “big” si fermi ad ascoltarli.
Ha sfruttato l’occasione l’imolese Filomena Damato, che dal 6 all’8 febbraio scorsi è sbarcata nella Città dei fiori per presentare il proprio singolo Vivilo adesso e la personale cover di Donne di Zucchero, fra l’altro uno fra i superospiti della settantesima edizione del Festival appena terminata.
«Sanremo in occasione del Festival sembra un mondo parallelo – racconta –. I giorni trascorsi al Festival sono stati molto intensi. Sono stata catapultata in quella che è realmente la vita dell’artista, e devo ammettere che non è così facile come sembra, poiché i ritmi sono davvero frenetici».
Infiniti i momenti da ricordare: «Sono stata intervistata da moltissime radio e televisioni, non solamente emittenti nazionali ma anche internazionali – aggiunge Filomena –. Ho avuto modo di esibirmi al club Mamely vicino al Palafiori. Ho conosciuto Amadeus, Francesco Gabbani e i Pinguini tattici nucleari (in concorso fra i campioni, ndr), Ornella Vanoni (ospite di Alberto Urso per la serata dei duetti, ndr), Sabrina Salerno (conduttrice della seconda e dell’ultima serata, ndr), Maria Teresa Ruta e Luca Sardella, dirigenti della Rai, il direttore di Radio Italia, organizzatori di festival e produttori».
Sempre al suo fianco il suo produttore Umberto Maggi, bassista dei Nomadi negli anni Settanta e Ottanta «che ha lanciato Andrea Bocelli, Vasco Rossi e Zucchero – ricorda Filomena –. L’ho conosciuto per pura casualità. Ad un corso di formazione legato al mio lavoro precedente ho conosciuto una ragazza di nome Mariaelena, le ho fatto ascoltare Vivilo adesso, lei ne è rimasta molto colpita e poiché conosce molto bene Umberto ha insistito affinché ci conoscessimo».
Ma ad accompagnarla c’erano anche «il manager Nino Capobianco – continua – e la manager della Vogue Style Agency di Bologna con cui collaboro Valentina Fioravanti, manager anche di Marco Sentieri delle Nuove proposte».
Insomma, «abbiamo formato un team molto unito – commenta Filomena – e in ballo c’è un progetto internazionale molto importante, di cui ancora non posso parlare».
Con un po’ di insistenza, si riesce a scoprire solamente che «non potranno non farne parte anche Emanuela Cortesi, storica corista del Festival, e Fabrizio Foschini, ex tastierista degli Stadio – anticipa –, che sono stati i primi con cui ho iniziato a lavorare, coloro che mi hanno instradare, prima ancora di conoscere Valentina, Nino e Umberto».Insomma, «è stata un’esperienza magica – conclude Filomena –, che sicuramente da la carica e la motivazione giusta per fare qualcosa di grande». (lu.ba.)
Conosco Filomena da circa un anno e mi ha colpito la sua voce quando l’ho sentita cantare dal vivo. Per lei è naturale, si diverte e trasmette la sua carica, ma so che studia canto da quando aveva 7 anni, come lei mi ha raccontato. È giovane, bravissima, con un talento non comune. Le auguro di fare della musica la sua professione.