Tre progetti a Imola per il sostegno delle donne gestiti dalle associazioni e finanziati dalla Regione
L’Emilia Romagna è una delle quattro Regioni italiane (insieme a Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Lazio) che non solo ha assegnato fondi per il contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere, ma li ha anche interamente trasferiti agli enti assegnatari. A dirlo, in riferimento allo scorso anno, è il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia Romagna, che in tutta la regione conta 21 centri attivi, di cui due solo a Imola (Trama di Terre e PerLeDonne). Accanto ai centri antiviolenza per le donne, in Emilia Romagna sono attive anche 15 strutture per uomini autori di violenza. Compessivamente, nel 2019 la Regione Emilia Romagna ha elargito 2,5 milioni di euro.
A Imola sono attualmente attivi tre progetti: i progetti «Aida» e la «Carovana delle donne» di Trama di Terre e «Dal focolare al mondo» di PerLeDonne. Abitare insieme e dare assistenza è lo scopo del primo, finanziato dal Servizio Politiche sociali e socio educative della Regione Emilia Romagna al fine di promuovere le capacità imprenditoriali delle donne e qualificare il lavoro di cura, in collaborazione con diversi soggetti del territorio, ma anche costruire una nuova idea di welfare circolare di comunità per la coabitazione. Come? Innanzitutto con un corso di formazione per qualificare il lavoro di cura e costruire un elenco territoriale per il riconoscimento della figura professionale dell’assistente familiare, in collaborazione con gli enti pubblici. Accanto a questo corso, della durata di 120 ore, Trama propone anche un percorso di 16 ore per promuovere l’autoimprenditorialità femminile.
Un camper per andare incontro alle donne e raccoglierne bisogni, fragilità, testimonianze è invece lo scopo della Carovana delle donne per i diritti umani di genere, progetto dell’associazione Trama di Terre di Imola finanziato dalla Regione confondi destinati alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e sostenuto da numerosi partner locali. Grazie al camper e allo staff di 25 persone fra operatrici, mediatrici culturali e volontarie, Trama ha portato il proprio servizio di ascolto in tutti e dieci i comuni del circondario imolese. Con 147 presidi svolti fra maggio e dicembre, per un totale di 228 ore, l’associazione ha incontrato 1700 donne.
«Dal focolare al mondo» di PerLeDonne, finanziato dalla Regione con fondi dedicati al mondo del lavoro femminile e al superamento del divario di genere, punta invece a raccogliere bisogni pratici per cercare soluzioni concrete e realizzabili nel breve periodo attraverso il mondo del volontariato e le reti di mutuo aiuto. Per abbattere lo stereotipo che v«»ede la donna come una caregiver (persona che si prende cura di un familiare bisognoso) naturale, l’associazione intende proporre incontri e seminari sul tema della conciliazione fra tempi di vita e tempi del lavoro, in collaborazione con numerosi partner del territorio. Concretamente, PerLeDonne intende promuovere un vero e proprio studio sui bisogni effettivi per la riconciliazione dei tempi di vitae di lavoro partendo dalle stesse donne, attraverso questionari e interviste alle lavoratrici del territorio del circondario imolese senza limiti di età o provenienza.Quindi, una volta riempita la banca dati, ideare soluzioni concrete da attivare con la rete di volontariato locale, ma anche attraverso nuove esperienze di mutuo aiuto fra donne. (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 30 gennaio