Acquista e fa da prestanome per auto utilizzate in furti e rapine, 49enne incastrato dalla polizia municipale
Dopo un’indagine durata circa tre mesi la polizia municipale di Imola, insieme alla polizia giudiziaria dei carabinieri della Procura di Milano, ha deferito in stato di libertà con l’accusa di falso in atto pubblico continuato, un 49enne residente a Milano. L’uomo, in pratica, dopo aver acquistato le autovetture, faceva da prestanome per chiunque cercasse auto «pulite» da utilizzare per commettere furti in abitazioni, rapine e truffe ai danni di anziani.
L’indagine è partita l’8 novembre scorso quando una pattuglia dei vigili di Imola, durante un posto di controllo in via Pisacane, si mise all”inseguimento di un’autovettura che non si era fermata all’alt e nella fuga aveva tentato di investire uno degli agenti. Vistosi braccato dalla pattuglia, il conducente aveva bloccato l”auto in via Leopardi, all’altezza di via Negri, per darsi alla fuga a piedi, insieme agli altri tre uomini che erano a bordo, con l”intento di far perdere le loro tracce. Dopo un ulteriore inseguimento a piedi tra i condomini di via Leopardi, gli agenti riuscirono a bloccare un giovane che fu poi denunciato, mentre all”interno dell”auto vennero trovati numerosi arnesi da scasso, tra i quali un grosso flessibile elettrico.
Partendo così dal proprietario di quest’auto, ovvero il 49enne residente a Milano, gli uomini del comando di via Pirandello, hanno scoperto che l’uomo aveva intestati più di 50 veicoli. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l”esatto profilo del truffatore che, nonostante fosse in possesso di Partita Iva per la vendita di automobili, risultava non avere alcun reddito e percepire dallo Stato italiano il reddito di cittadinanza. Il 30 gennaio scorso, la Procura di Milano ha emesso un blocco anagrafico sulla persona e sulla società, impedendo l’acquisto di nuove vetture e la vendita di quelle già in possesso, che vengono cancellate, per intestazione fittizia, dal Pra. (da.be.)
Foto d’archivio