«Qui comincia il mare», a Imola la campagna per sensibilizzare i fumatori contro l”inquinamento da mozziconi
Per scappare dall’acquario del dentista che lo ha catturato nell’oceano in cui vuole tornare, il pesciolino Nemo si affida allo scarico perché «tutti gli scarichi portano al mare», come dice il ben più esperto Branchia. Vero, questa è solo una scena del cartoon «Alla ricerca di Nemo» che nel 2004 ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione. Ma l’immagine delle acque che dai tombini finiscono nel mare insieme a quello che trasportano è molto vicina alla realtà. Certo, prima passano attraverso le numerose fasi della depurazione ed altri corsi d’acqua come torrenti e fiumi, ma lo zero altimetrico del mare è sempre il traguardo finale.
È da questo concetto, semplificato ma non per questo meno autentico, che parte la campagna di sensibilizzazione del Comune di Imola firmata dall’artista Andrea Fungo Pelliconi. «Qui comincia il mare» è lo slogan che accompagna il pesciolino disegnato accanto ai tombini per sensibilizzare contro la cattiva abitudine di buttare i mozziconi di sigaretta a terra o direttamente nei tombini stessi. Un comportamento negativo proprio perchè è lì che comincia il mare, dunque buttare lì un mozzicone (o altro) equivale a gettarlo nel mare. Metaforicamente, ma non del tutto. «Si stima che ogni giorno, in Italia, vengano abbandonati circa 195 milioni di cicche e che quasi la metà dei rifiuti non biodegradabili nel mar Mediterraneo siano mozziconi di sigaretta», recita una delle cartoline in distribuzione in città per incentivare i cittadini allo smaltimento corretto dei mozziconi di sigaretta.
Secondo l’Ausl imolese, sono circa 12 mila i fumatori stimati solo a Imola, numero che moltiplicato per una media di dieci sigarette fumate quotidianamente significa ben 120 mila cicche potenzialmente buttate nei tombini ogni giorno. Ma come funziona il sistema di depurazione imolese che intercetta (e intrappola) i mozziconi di sigaretta buttatip er terra o nei tombini? La città di Imola è servita da due depuratori, Santerno e Gambellara, che ripuliscono le acque domestiche e industriali del territorio comunalee dei comuni limitrofi prima che queste ritornino nei fiumi, nei mari o ad essere riutilizzate dall’uomo. La depurazione dei liquami avviene prevalentemente per ossidazione biologica ad opera di microrganismi responsabili dei meccanisminaturali dell’auto depurazione. I rifiuti grossolani vengono invece separati da apposite griglie autopulenti e destinati allo smaltimento. (mi.mo.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 30 gennaio
Nelle foto, Andrea Fungo Pelliconi all”opera, un pesce disegnato accanto a un tombino, la battigia piena di mozziconi di sigaretta